Regia di André Erkau vedi scheda film
Il film si apre con un lutto e si chiude con un funerale. Ma non è il cerchio della vita, solo il percorso di esseri allo sbando. Markus e Kim, padre e figlia alle prese con l’elaborazione di un lutto. Non si comprendono, non si conoscono, ma sono più affini di quanto non credano. Gerlinde, la nonna che parla con il cancro che la divora. Paula, badante di professione e attrice di aspirazione. Alex, disadattato compresso nell’esistenza metropolitana. Cinque personaggi alla ricerca di se stessi, diversamente sconvolti dal malessere che li divora dentro. Si cercano, si amano, si ri-scoprono.
La prima parte del film è claustrofobica, buia, piovosa. Poi la fuga come catarsi, il viaggio on the road come scoperta, la Danimarca come finis terre. Il paesaggio si apre, la luce invade la pellicola e spazza via il buio che ottenebra gli animi. E il funerale che chiude il film non segna la fine, ma scandisce un nuovo inizio.
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