Regia di Pola Schirin Beck vedi scheda film
TFF 2012 - TORINO 30 - CONCORSO
Opera prima di una regista tedesca trentenne, presente in sala e lievemente emozionata, che ci spiega che questo lungometraggio è nato come tesi per il proprio diploma di cinema, e si e' poi sviluppato nell'arco degli ultimi quattro anni in un vero e proprio lungometraggio già presentato in vari festival in tutto il mondo.
La storia e' quella di Lara, bella venticinquenne, studentessa di architettura che vive spensieratamente con un'amica la propria condizione di laureanda, grazie anche ad una famiglia abbiente che la sostiene, almeno economicamente.
Rimasta incinta per caso di un barista di cui non conosce neppure il nome, Lara decide di dare un senso piu' compiuto alla sua vita "leggera" proprio con questa maternità in cui si trova catapultata. La giovane pertanto si concentra più che in ogni altra cosa nell'organizzarsi una nuova vita, affrontando problematiche materiali e strutturando una nuova organizzazione anche mentale alla propria vita fino ad ora vuotamente spensierata e con poche responsabilità.
Ma la vita riserva a volte amare incognite che spogliano di significato un'esistenza che ha già poche basi solide su cui poggiarsi.
Pola Beck racconta una storia piccola e contemporanea come tante, ma lo fa con uno stile sicuro fatto di molti primi piani azzeccati sui particolari del volto della protagonista e della sua amica bionda, e sorretta pure da una sceneggiatura che regge bene la fragilità di una storia intima che non si caratterizza certo per innovazione od originalità.
Nella parte finale, dedicata agli eventi drammatici legati al parto, il film ha inoltre una forza orgogliosa di commuovere senza scadere nel melodrammatico, percorrendo una strada narrativa che evita retorica e buonismi in cui era facile farsi intrappolare.
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