Regia di Henri-Georges Clouzot, Robert Ménégoz vedi scheda film
Ultimo film di Clouzot, regista francese molto particolare, che qui ha sfiorato a basso volo la censura, almeno per quei tempi. Dopo qualche anno di silenzio riappare, ma finisce il film in extremis, coadiuvato da una altro regista, Robert Menegoz. Un film spinoso che affronta un argomento morboso che è quello della del masochismo. Clouzot ha dovuto fare i conti con gli anni, nel senso che il progetto non ha avuto la piena appartenenza, comunque c’è da riconoscere, un apertura mentale non indifferente, anche se i temi trattati da lui sono sempre stati “malati”. La morale grida vendetta, ma deve fare i conti con gli animi degli uomini che sono sempre alterabili ed irrazionali, De Sade sta di casa qua. Operazione non facile, ma che prende coraggiosamente le sue conseguenze, peccato che l’attrice protagonista non è l’ideale giusta per un ruolo complesso come questo. Ottime riprese ed ambientazione che ancora oggi mantiene intatto il suo valore.
Trama complessa interiormente, ma sceneggiata benissimo
Aiuto e regia finale
Ultimo suo lavoro che ha sfidato molto forte le vie del cinema
Assolutamente fuori luogo
Un attore bravissimo, che sa rendere bene il suo personaggio non certamente facile
Il personaggio che fa da alter ego
Molto carina e meglio dell'attrice principale
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