Regia di William H. Brown Jr. vedi scheda film
Prima trasposizione televisiva datata 1954 delle vicende di James Bond. L’agente segreto esce dai romanzi di Fleming e arriva sul piccolo schermo con le sembianze di Barry Nelson. Accanto a lui altri grandi star come Peter Lorre, che interpreta il diabolico Le Chiffre, e Linda Christian, una bond girl ante litteram.
Ci sono lo spionaggio e l’amore per gioco e belle donne a legare questo prodotto a quelli più famosi usciti successivamente al cinema e che hanno fatto entrare James Bond nel mito. Per il resto ci sono un bel po’ di anomalie, da cosa ordina Bond al bar al fatto che venga chiamato Jimmy, dal fatto che non sia così atletico (per schivare le pallottole si fa scudo con una colonna) alla location, unica (l’interno di un casinò). Stride più di tutto, oltre all’assenza di gadget (“Q” non pare essere contemplato), o la mancanza dell’usuale ironia del personaggio, soprattutto la licenza poetica per cui Bond è americano!
In definitiva un’ottima testimonianza, anomala ma già affascinante, dell’archetipo bondiano, che però ci fa apprezzare ancor di più i successivi lavori per il grande schermo.
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