Regia di Sophie Fiennes vedi scheda film
Cose piacevoli e cose meno, in questo lungo documentario andato in onda sul 50 del digitale, diviso in due parti. Il filosofo protagonista ce l’ha con molte ideologie e usa spezzoni di celebri film per rimarcare come gli stessi siano spessi veicoli di propaganda. Ci dice la sua attraverso il film, con esiti incerti. A volte convincente, a volte meno, a volte confusionario da paura, a volte insopportabile nella sua tracotanza e nel suo arrivare a conclusioni non dimostrate e apparse come per magia.
Mai veramente pesante, perché comunque i suoi sproloqui sono interessanti, soprattutto quelle su Il Grande Altro, la visione si sostiene grazie a spezzoni memorabili di film memorabili. Da ricordare Breve incontro, Operazione diabolica, Arancia meccanica, Brazil (ottima lettura di De Niro riparatore rapido e abusivo, e dunque inviso alla burocrazia, lente e inefficiente), Full metal jacket, L’ultima tentazione di Cristo, Essi vivono (questo, soprattutto), Titanic (grande rilettura, con Di Caprio e la Winslet che, sopravvissuti, avrebbero trombato a New York per tre mesi, per poi lasciarsi per sempre….così invece, vuoi mettere, che storia d’amore).
Nel complesso, però, vince l’antipatia, la carenza nel fare divulgazione, il gran casino, e io boccio, pure con quanto sopra.
Sarebbero giuste due stelle e mezza
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