Regia di Olivier Dahan vedi scheda film
Stavolta la Kidman ha toppato, scegliendo di apparire in una mediocre biografia di Grace Kelly, tra le più insipide degli ultimi anni, ma non mi sembra giusto togliere credito all'attrice o ridimensionare il suo indubbio talento per colpa di un film sbagliato. Il film di Olivier Dahan è sfocato nei contenuti, approssimativo nella regia e poco convincente nel cast: se Nicole è l'unica che prova a crederci e a dare un minimo di senso a certe scene (per esempio il discorso finale al Ballo della Croce Rossa), tutti gli altri si adeguano al minimo sindacale, da un Tim Roth insignificante come Ranieri ad un Frank Langella improbabile nel ruolo di sacerdote-consigliere, fino al De Gaulle più ridicolo della storia del cinema. La sceneggiatura si muove tra infedeltà storiche che hanno irritato gli attuali Reali di Monaco e semplificazioni romanzesche ugualmente poco credibili; la regia di Dahan è ancora meno ispirata che nella biografia di Edith Piaf "La vie en rose" e non riesce a salvare il film dal naufragio. Un'occasione sprecata.
Voto 4/10
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