Regia di Olivier Dahan vedi scheda film
Grace Kelly come principessa di Monaco in un film che si conquista una non scontata sufficienza.
Non è poi male come me l'aspettavo. Certo, non è una pellicola di grande profondità, ma pure non è noiosa e si mantiene sempre sulla sufficienza.
La pellicola racconta un periodo ed elementi abbastanza limitati della permanenza di Grace Kelly a Monaco, cioè la sua distanza dalla mentalità di corte, la sua attività filantropica, e il suo intervento nella crisi tra Francia e Monaco, che minacciava di schiacciare il piccolo principato. Non si dice nulla sulla sua tragica morte, coperta ancora da qualche ombra.
Ci si sofferma un po' sulle difficoltà coniugali della coppia principesca, ma secondo me si tende ad edulcorarle un po'; c'è chi sostiene, infatti, che a Monaco l'ex-attrice non sarebbe più stata felice.
Quello che sarebbe stato un piatto ghiotto per i cinefili, cioè i colloqui della Kelly con Hitchcock, sono un po' banali e tirati via. L'unica nota gustosa è risentire il classico doppiatore del regista di quando presentava la celebre serie televisiva.
Quanto alla Kidman, direi che se la cava, ma dispiace vederla un po' troppo magra e palestrata, con quei muscoli sotto il collo e sulle spalle che tolgono fascino ad una donna.
La fotografia è bella e luminosa, e il regista ci regala qualche discreto carrello nei giardini della villa del maestro di cerimoniale.
Insomma, un'opera media da non esaltare, ma pure sulla quale non sputare.
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