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Pain & Gain - Muscoli e denaro

Regia di Michael Bay vedi scheda film

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La recensione su Pain & Gain - Muscoli e denaro

di supadany
6 stelle

Tra un “Transformers” e l’altro, ma anche tra un sequel ed un reebot (LoL), Michael Bay prova a cavalcare la produzione low budget (anche se tutto è relativo nel suo caso, 20 milioni non sono pochi e certi attori, almeno per fama, mica li trova chiunque), sceglie un soggetto da commedia nera, ma la mano, un po’ tronfia, non può che essere la stessa.

Non sfigura neanche, ma il soggetto curato in altro modo, avrebbe potuto andare ben oltre.

Stanco di una vita priva di possibilità di crescita economica, Daniel (Mark Wahlberg) arriva a pensare che rapendo un uomo ricco (Tony Shalhoub) tutto possa cambiare.

Per attuare il suo piano ha però bisogno di complici, che trova in Paul (Dwayne Johnson) e Adrian (Anthony Mackie), purtroppo per lui quando tre cervelli non ne fanno uno è difficile portare a compimento un’azione che finisce presto sotto gli occhi di tutti.

 

Dwayne Johnson, Mark Wahlberg, Anthony Mackie

Pain & Gain - Muscoli e denaro (2013): Dwayne Johnson, Mark Wahlberg, Anthony Mackie

 

Tanto folle da essere vera (non ci si stupisce più di nulla ormai), Michael Bay sfrutta una storia che sorpassa a tutta velocità i limiti dell’assurdo e che già di suo ha tutto ciò che occorre per cavarne un film completo.

A monte, come in campo, non c’è però un impiego di menti fini, ci si adopera in sicurezza, in fondo tutto è già scritto.

L’idea di vivere sopra le proprie possibilità ha i suoi contrappesi, che in fondo ben conosciamo anche se con altri protagonisti, la stupidità può essere pericolosa e la perfezione fisica non porta per forza frutti altrove.

Mette anche in allarme, perche un qualunque cretino può divenire un criminale e ben presto ci si pone il quesito … ma fino a che punto arriveranno?

Bene, arrivano al peggio del peggio, tanto che non incastrarli ad un certo punto diventa impossibile visto che sono loro stessi a far precipitare il loro stesso piano, la cronaca poi fa la sua parte, ma fino in fondo sembra che non afferrino un’emerita mazza.

L’atmosfera di Miami, svuotata e ignorante, è congeniale (cartolina assai poco edificante, ma varrebbe per altri mille luoghi), l’autoironia fa il resto, in tal senso eccelle Dwayne Johnson, un vero allocco (grande) e Mark Wahlberg si ricorda di “Ted” (la memoria è freschissima) e qui pone in atto la sua controparte negativa in fatto di idiozia.

Direi che si tratta quasi di una pubblicità anti steroidi, ma poi qualcuno potrebbe anche intendere che con un attimo di ragione in più tutto poteva andare a buon fine, ma se l’idea non è affatto malvagia, manca poi una certa dose di acume, va bene che i protagonisti non sanno manco cosa sia, ma chi narra avrebbe potuto prendere alcuni metri di vantaggio in più.

In ogni caso, abbastanza stupido e divertente da trovare un suo angolino di gloria.

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