Regia di Michael Bay vedi scheda film
Ispirato ad una storia di ordinaria criminalità tragicamente vera, raccontata dagli stessi protagonisti (quelli sopravvissuti), questo action condito da umorismo nero e politicamente scorretto ripercorre le grottesche vicende di un trio di delinquenti che, inseguendo una visione distorta dell'edonistico sogno americano, restano invischiati in una girandola di corruzione, violenza e sangue.
Michael Bay racconta senza alcun intento di nobilitazione, piuttosto con una continua parzialità denigratoria il vuoto, la pochezza e l'imbecillità di questi spiantati appassionati di culturismo che si improvvisano criminali, con esiti che risultano più volte surreali (anche se viene di continuo rimarcato che stiamo assistendo a resoconti veritieri).
Lo sguardo sulla società delle apparenze è impietoso e desolante, e non risparmia neppure la giustizia, tant'è che l'unico spiraglio positivo proviene dal detective in pensione (interpretato dal sempre buon Ed Harris), ma il tono di farsa della regia patinata e videoclippara stride con la presunta volontà di una critica politico/sociale finendo solo per infastidire, così come l'idiozia dei personaggi.
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