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Saving Mr. Banks

Regia di John Lee Hancock vedi scheda film

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La recensione su Saving Mr. Banks

di supadany
9 stelle

Lo spirito Disney torna ad appropriarsi della ribalta, in anni nei quali di film del genere non se ne fanno più, non tanto perché si tratti di qualcosa di inenarrabile, ma perché riporta in auge un passato glorioso, con un incontro/scontro di lunga durata e (soprattutto) non fine a se stesso, con una significativa cura dell’insieme filmico, con particolari inseriti per poi essere ripresi (vedi le pere odiate dalla protagonista), con una carica emotiva che senza strafare sgorga sempre spontanea fino a divenire irrefrenabile.

Dopo venti anni di inutili corteggiamenti, nel 1961 la riluttante scrittrice P.L. Travers (Emma Thompson) si reca ad Hollywood per discutere con Walt Disney (Tom Hanks) riguardo la realizzazione di un film tratto dal suo libro “Mary Poppins”.

La discussione sulla sceneggiatura diventa una vera e propria battaglia, la scrittrice non molla di una virgola le sue posizioni oltranziste, riaffiorano in lei i ricordi del passato (al quale i personaggi sono ispirati) e Disney dovrà impegnarsi in prima persona per non fare affondare un film a cui teneva particolarmente.

 

Tom Hanks, Emma Thompson

Saving Mr. Banks (2013): Tom Hanks, Emma Thompson

 

Un viaggio illuminante nel passato, quello glorioso e (oggi) carico di nostalgia, un clima ricreato sfruttando un’icona assoluta, un uomo che sapeva farsi ben volere, con uno sguardo curioso che gli permise di non perdere la sua battaglia e di capire i perché di tanta ostruzione.

I confronti tra Disney, e i suoi collaboratori, da una parte e la Travers dall’altra, sono orchestrati con cadenza da commedia brillante, insieme sono il sole e la luna anche se non privi di punti di contatto, così entrambi erano estremamente protettivi nei confronti delle loro creature (per lei “Mary Poppins”, per lui “Mickey Mouse”).

Ed anche il doppio piano temporale viene ricostruito con equilibrio, i ricordi si frappongono con le discussioni, magari con un’invasione un po’ eccessiva in alcuni punti, ma in generale forniscono i paletti per fornire una visione completa.

Ne scaturisce un vero e proprio compendio di emozioni, tra battibecchi, battute sottili (il caratteraccio della Travers che non lascia mai nulla al caso), ricordi dolorosi, ma anche la magia che il cinema può riuscire a ricreare e che nel finale, tra una temeraria rincorsa dell’ultimo minuto ed una premiere quanto mai attesa, si manifesta in tutta la sua univoca bellezza.

Se il film è molto riuscito, va dato gran merito anche al cast; Tom Hanks ha la grandezza artistica e carismatica per affrontare il non plus ultra dei personaggi leggendari al quale era impossibile resistere (paziente, ostinato, solare), ma soprattutto Emma Thompson, coadiuvata da un personaggio delineato ottimamente nei dialoghi, offre una prova straordinaria, tra un’ostinazione manifesta, leggerri sussurri di schiusura del guscio ed un ricordo indelebile che le si imprime sul volto.

Questo, senza scordarsi dei comprimari, tra cui un adorabile Paul Giamatti (autista che conosce le vere sofferenze inferte dalla vita) e Colin Farrell in versione trasandata, nei panni di un uomo buono e devastato da un brutto vizio fino all’auto distruzione nonostante le gioie offertegli dalla sua piccola.

Per tutto quanto detto, “Saving Mr Banks” prende la forma di una sincera prelibatezza, che non lascia nulla di intentato e che ci trasporta all’interno di una “piccola” pagina di storia cinematografica che mette in primo piano la vita, tra passato e futuro.

Quattro stelle pienissime, più mezza, perché quando ti scende una lacrima senza capirne completamente il motivo si tratta di una gioia che non ha prezzo. 

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