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Dimmi che destino avrò

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Regia di Peter Marcias

Con Luli Bitri, Salvatore Cantalupo, Andrea Dianetti, Pietrina Menneas, Davide Careddu, Nino Nonnis, Vesna Bajramovic, Fadil Sulejmanovic... Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (2)

Trama

A Cagliari, il commissario di polizia Giampaolo Esposito (Salvatore Cantalupo) deve occuparsi del caso della presunta scomparsa di una ragazza rom di un centro di accoglienza in periferia. Di fronte a un apparente rapimento, Giampaolo si addentra nella comunità rom, conoscendo una realtà e una cultura diverse da quelle che immaginava. Ha anche modo di stringere amicizia con Alina (Luli Bitri), un ragazza rom emigrata a Parigi che si batte contro i pregiudizi sulla sua gente. Ritornata in Sardegna nel suo villaggio natale, Alina si vedrà costretta a confrontarsi con se stessa, rivedendo la sua vita, le sue aspirazioni e la sua vera identità.

Approfondimento

DIMMI CHE DESTINO AVRÒ: UN VIAGGIO NELLA CULTURA ROM

Dimmi che destino avrò segna il ritorno alla regia del regista sardo Peter Marcias a due anni da I bambini della sua vita, film che è valso il Globo d'Oro per la migliore attrice a Piera Degli Esposti. In Dimmi che destino avrò, prodotto da Gianluca Arcopinto, Marcias racconta il viaggio formativo di una ragazza di origine Rom, chiamata a riscoprire la propria identità prima di diventare donna. Presentato in anteprima internazionale nella sezione Festa Mobile del Torino Film Festival 2012, il regista ha accompagnato la sua opera con le seguenti note di regia: «Dimmi che destino avrò è il punto di partenza di un “viaggio”, prima personale e poi da condividere. Prima di cominciare, ignoravo quasi tutto della cultura rom. A poco a poco, grazie a Gianni  Loy, scrittore  e sceneggiatore che è stato il vero ispiratore di tutto, sono entrato in sintonia con un’opera veramente complessa, sia per l’aspetto narrativo che per i signifIcati ed i sottintesi della storia.
Una storia che fa riferimento a situazioni che mi sono care, come  la diversità, l’integrazione, il dramma sociale, affrontate poi con un tocco di realismo magico.
Tra le scelte caratterizzanti e signifcative nello sviluppo del progetto, ho condiviso il netto rifuto della facile tentazione di una scrittura in chiave antropologica o sociologica e la scelta di affrontare il tema del rapporto tra le due culture, quella dei rom e quella dei “gaggè”, in forma diretta, priva di ogni velo o condizionamento che potesse alterare l’essenza del problema.
La storia ha un luogo ed un tempo, necessario ed indispensabile, che si colloca  nel mezzo di episodi, qualche volta drammatici, che offrono l’occasione per soffermarsi sulla problematica della convivenza di differenti culture ed etnie.
Ma il film parla soprattutto, ed essenzialmente, di amore. Della possibilità di ascoltarci senza tener conto dell’etnia, della religione, del colore pelle e di altro ancora…. È una strada lunga, a volte diffcile, ma è il mio viaggio».

IL SOSTEGNO DELL'UNICEF

Con le musiche di Éric Neveux e con un cast artistico composto in parte da attori non professionisti di origine rom, Dimmi che destino avrò ha ricevuto il sostegno del Comitato Italiano dell'Unicef «per l’alto valore del messaggio contenuto nel flm. Il tema della discriminazione dei gruppi più emarginati di bambini e adolescenti viene raccontato con grande sensibilità e delicatezza. La conoscenza reciproca si rivela ancora una volta chiave d’ingresso alla libertà, all’inclusione e a una crescita serena».

 

Note

In questa nuova dimensione, la donna dovrà confrontarsi con se stessa e con le sue più inconfessabili emozioni attraverso “un viaggio” che la condurrà a rivedere le sue aspirazioni e soprattutto la sua vera identità. Questo passaggio segnerà la fine di una stagione della sua vita e l’inizio di una maturità che la renderà più consapevole delle sue debolezze. Tutto il cinema di Peter Marcias, sardo di nascita e romano d’adozione, testimonia un forte interesse per le tematiche sociali e politiche.

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Recensioni

La recensione più votata è positiva

OGM di OGM
8 stelle

Dalla parte dei rom. Peter Marcias porta il suo film dentro un campo nomadi, per convincerci che, in quel luogo, le uniche cose che non vanno sono la povertà dei suoi abitanti e le conseguenze dei nostri pregiudizi. La marginalità dei cosiddetti zingari è la condizione di chi vive in bilico sul confine tra due mondi, la terra d’origine e la terra d’immigrazione, conservando le tradizioni… leggi tutto

3 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

ezio di ezio
6 stelle

Questa e' una pellicola che consiglio vivamente a chi piacciono le piccole produzioni indipendenti e visto che e' stata girata interamente in Sardegna,aggiungo che non c'e' l'effetto cartolina che solitamente ci propongono i film girati in questa splendida regione.Anzi diro ' di piu',e' un film quasi documentaristico che ha come sfondo i campi nomadi e i problemi relativi alle popolazioni… leggi tutto

3 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

barabbovich di barabbovich
4 stelle

Onore a Peter Marcias che nella sua Sardegna realizza un film difficile sul tema dell'integrazione del popolo rom, condividendone il punto di vista. Lo spunto narrativo è il (presunto) rapimento di una ragazza che con la sua anima gemella è andata chissà dove perché i genitori di lui non avevano abbastanza denaro per riscattare la futura nuora. In altri tempi e in… leggi tutto

1 recensioni negative

2017
2017

Recensione

IGLI di IGLI
5 stelle

Un Commissario a seguito di una denuncia indaga sulla scomparsa di una ragazza Rom da un campo di zingari a Cagliari. Cercando di trovare la verità comincia ad esplorare dall'interno il mondo in queste baracopoli con la gente che ormai è rassegnata al destino di nomade. Stringe amicizia con una di loro che vive a Parigi ma in trasferta dai suoi cercando di capire come aiutarli dai…

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Recensione
Utile per 1 utenti
2015
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4 stelle

Onore a Peter Marcias che nella sua Sardegna realizza un film difficile sul tema dell'integrazione del popolo rom, condividendone il punto di vista. Lo spunto narrativo è il (presunto) rapimento di una ragazza che con la sua anima gemella è andata chissà dove perché i genitori di lui non avevano abbastanza denaro per riscattare la futura nuora. In altri tempi e in…

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ezio di ezio
6 stelle

Questa e' una pellicola che consiglio vivamente a chi piacciono le piccole produzioni indipendenti e visto che e' stata girata interamente in Sardegna,aggiungo che non c'e' l'effetto cartolina che solitamente ci propongono i film girati in questa splendida regione.Anzi diro ' di piu',e' un film quasi documentaristico che ha come sfondo i campi nomadi e i problemi relativi alle popolazioni…

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2013
2013
Nel mese di dicembre questo film ha ricevuto 4 voti
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2012
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OGM di OGM
8 stelle

Dalla parte dei rom. Peter Marcias porta il suo film dentro un campo nomadi, per convincerci che, in quel luogo, le uniche cose che non vanno sono la povertà dei suoi abitanti e le conseguenze dei nostri pregiudizi. La marginalità dei cosiddetti zingari è la condizione di chi vive in bilico sul confine tra due mondi, la terra d’origine e la terra d’immigrazione, conservando le tradizioni…

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alan smithee di alan smithee
6 stelle

Presente all'ultima edizione del TFF nella sezione "Festa mobile" ed ora fruibile da chiunque in modalità streaming sul sito "Trovacinema" di Repubblica, il bel film del sardo Peter Marcias e' l'occasione per l'umanissimo commissario protagonista (uno straordinario Salvatore Cantalupo che dalla parte del "sarto di Angelina Jolie" in Gomorra, non si è più fermato, divenendo in pochi anni uno…

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Recensione
Utile per 1 utenti

Recensione

hallorann di hallorann
8 stelle

Alina da Parigi fa rientro nella sua famiglia di origine rom a Cagliari. Giampaolo Esposito è un commissario napoletano in trasferta sarda già da molti anni, vedovo e con un figlio drag queen. Il procuratore gli affida l’incarico di indagare su un presunto rapimento di un minore rom, fratello di Alina. E’ l’occasione per dare un senso e/o una svolta alle rispettive esistenze. Fedele al…

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FilmTv Rivista di FilmTv Rivista
8 stelle

Alina (Luli Bitri) è una ragazza di origine Rom, che da anni vive a Parigi per lavoro. Rientrata nel suo villaggio natio nei pressi di Cagliari, instaura un rapporto amichevole con Giampaolo Esposito (l’indimenticato Salvatore Cantalupo di Gomorra), 50enne commissario di polizia a cui viene assegnato dal procuratore l’incarico di indagare sul rapimento avvenuto nel campo Rom della famiglia…

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Recensione
Uscito nelle sale italiane il 3 dicembre 2012
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