Regia di Louis Malle vedi scheda film
Louis Malle sbarca in America, momentaneamente, con Pretty Baby e subito punta su un film in bilico tra autorialità e sistema industriale. Grande raffinatezza figurativa colta, cesellata, avvolgente e sgargiante; temi incentrati sull'analisi di una sessualità liberatoria, cardine dei rapporti umani, e sui meccanismi sociali. Cast di richiamo internazionale.
Il merito sta appunto nella qualità della confezione, nel fascino di una tematica forte come quella della prostituzione infantile, dove viene sviluppato il filo rosso che accomuna molti film del nostro: la fanciullezza col suo trambusto, i suoi traumi, i suoi cambiamenti fisici e interiori, la sua ingenuità e crudeltà, la sua innocenza e malizia. Convincono del tutto la scelta del cast e la fotografia purissima e lucida di Sven Nykvist che contribuiscono alla leggerezza (il che non vuol dire propriamente totale spensieratezza) e alla sincerità della regia, cui però bisogna riconoscere anche un distacco un po' sornione. 7
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