Regia di Louis Malle vedi scheda film
Da un gioco di bimba... nasce una donna...Le premesse erano quelle di assistere a un film pruriginoso,con particolari scabrosi vista la relazione tra un uomo adulto e una ragazzina neanche adolescente che gioca a fare la grande.Invece Malle,uno dei padri ispiratori della Nouvelle Vague si tiene a distanza di sicurezza dallo scandalo dirigendo un film quasi pudico e che aggira ogni possibile motivo di controversia,al costo di risultare freddo e distante per non dire manierato.La storia è quella di una ragazzina cresciuta in un bordello che è abbandonata dalla madre e che,dopo che chiudono il bordello,arriva addirittura a sposare un fotografo che spesso veniva a fotografare le signore.Il film è talmente pudico che il bordello ricorda quello de La viaccia,di quasi vent'anni prima con Belmondo e la Cardinale e anche la storia tra il fotografo e la bambina non assume i connotati lancinanti del melodramma perchè semplicemente tra i due non c'è amore.Sembrano tutti e due voler giocare,voler recitare dei ruoli in una rappresentazione con la lolita del titolo che scimmiotta i comportamenti delle grandi che aveva osservato al bordello e il fotografo che sembra più interessato alle sue fotografie che alla giovanissima moglie.E il finale con la madre che viene a riprendersela è un po'buttato là,senza particolare coinvolgimento.A Malle in questo film difetta la passione,si dimostra ottimo illustratore con evidenti rimandi pittorici anche un po'troppo sbandierati per la verità,riesce ad allestire un quadro d'epoca(il film è ambientato negli anni 10) formalmente ineccepibile,riesce anche ad ottenere delle prove attoriali notevoli(ottima la prova della Sarandon e anche Carradine se la cava benone mentre la giovanissima Shields è bellissima e riesce a non dare un risvolto caricaturale al suo ruolo pur essendo parecchio acerba)ma non riesce a trovare il pathos nella vicenda che racconta.Forse per voler essere troppo cauto e non finire nelle trappole del feuilleton erotico non riesce a trovare la giusta distanza girando un film che è caratterizzato da un manierismo figurativo che inevitabilmente fa risultare tutto troppo edulcorato per somigliare al vero....
non male
giovanissima lolita che riesce a non far diventare una caricatura il suo ruolo
piuttosto bravo
ottima
formalmente il film è notevolissimo ...ma manca la passione
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