Regia di Yoon-suk Choi, John Kafka vedi scheda film
Ernie è un ragazzino curioso, entusiasta e... patologicamente disubbidiente. Sarà perché la mamma detiene il titolo di miglior genitrice dell’anno, e proprio mentre spiega a una vasta platea l’importanza di un robusto sistema di regole, il figlio ne infrange allegramente una decina intrufolandosi in un’ala proibita del Museo di scienze naturali. A dispetto della precisione (e della legittima ansia) materna, che gli impone di lasciare un bigliettino con l’ora esatta di ogni suo spostamento, Ernie si ritrova con 65 milioni di anni di ritardo. Complice una macchina del tempo a forma di uovo, che divide con la sorellina impertinente ma intraprendente e col migliore amico, figlio di un inventore con l’anima à la Rick Moranis e il corpo vagamente disegnato su un Jeff Goldblum imbolsito (coi capelli blu). Non siamo in Jurassic Park, e il tirannosauro (rosa) che assiste alla schiusa del guscio accoglie i suoi “cuccioli” con materna tenerezza (mista all’immancabile apprensione...). Il cartoon prodotto dalla sudcoreana CJ Entertainment parla ai bambini (di età preferibilmente inferiore ai 6 anni) che amano i dinosauri e le porte chiuse con allarmi installati. Colorando ambienti e personaggi di tinte ben definite (e presentando uno spericolato protagonista in skateboard ma sempre col casco), la preistoria si presta alla storia eterna sulle responsabilità della maturità e dell’infanzia. Grafica pulita e vicenda lineare, sarebbe bastato un pizzico di ironia (e qualche primordiale sempreverde insidia) per coinvolgere un pubblico più consapevole.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta