Regia di Carlo Mazzacurati vedi scheda film
Mazzacurati cerca di portarci per mano, con delicatezza ed in punta di piedi, nel mondo dell'adolescenza ed in particolare in un periodo difficile come quello del fascismo; eppure i riferimenti storici sono davvero pochi e poco importanti, anche se il testo originale da cui proviene il soggetto è comunque materia altrui, ovvero l'omonimo romanzo di Goffredo Parise (che in quegli anni realmente visse la propria crescita). In sceneggiatura intervegono, oltre al regista, Enzo Monteleone, Franco Bernini e Mirco Garrone; il cast è davvero buono, senza nomi più di tanto appariscenti, ma senza neppure una stecca. La maniera lieve di inquadrare e narrare lascia però delle perplessità sull'effettiva incisività del lavoro: non si può definire Il prete bello un film spiacevole o addirittura brutto, ma nemmeno un'opera particolarmente intrigante o originale. La crescita, le problematiche adolescenziali, il mondo degli adulti visto dagli occhi dei ragazzini, le grandi speranze sulla/della vita, le altrettanto grandi delusioni cui inevitabilmente si va incontro: non c'è molto di più.
Veneto, anni '30. Due ragazzini vivono la loro amicizia parallelamente all'adolescenza; nel paese don Gastone intanto suscita scandalo perchè, giovane e piacente, non disdegna (di nascosto) la compagnia femminile.
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