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La scomparsa di Eleanor Rigby: Lui

Regia di Ned Benson vedi scheda film

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La recensione su La scomparsa di Eleanor Rigby: Lui

di supadany
9 stelle

Da vedere in combinata con il segmento “Lei”, getta le basi, o almeno buona parte di esse (è rigorosamente da consumare per primo), su un momento tribolato di una coppia pedinando l’elemento maschile e tutto ciò che completa la sua vita, tra padre, amici e lavoro.

Tra i due capitoli è nettamente quello più affascinante, soprattutto possiede uno sguardo in grado di elargire molteplici scene indimenticabili per composizione e capacità di attecchimento umorale.

Un evento drammatico cambia tutto nella vita di Conor (James McAvoy) e Eleanor (Jessica Chastain) con il primo che vuole comunque guardare avanti e la seconda che si sente smarrita.

Un giorno, in punto ed in bianco, Conor si trova abbandonato, cercando di ricongiungersi con l’amata in fuga da tutto dovrà comunque anche fare i conti con un’impresa che non funziona e col padre (Ciaran Hinds) con il quale il rapporto non è dei migliori.

 

James McAvoy, Jessica Chastain

La scomparsa di Eleanor Rigby: Lui (2013): James McAvoy, Jessica Chastain

 

La scomparsa di Eleanor e di un rapporto; a volte è difficile capire gli altri, per quanto si possa conoscere bene una persona, spesso si mette se stessi davanti, le proprie necessità diventano padroni e se lo spirito è irrequieto è ancora più difficile apporre sulle proprie decisioni un timbro di equilibrata giustezza.

Il primo dei due punti di vista conquista su tutta la linea, avvantaggiato in partenza da due fattori, ovvero che si lascia buona parte dello spazio più drammatico al seguito e che emana un’armonia che non vuol dire per forza felicità, ma un mix di sensazioni che illuminano anche nella difficoltà (in più potremmo anche aggiungerci che da maschio mi è più facile capire “lui”, per quanto ci siano inevitabili distinguo).

Soprattutto Ned Benson riesce ad inserire scene meravigliose, basterebbe già solo il pedinamento finale (su note musicali perfette), con la luce del crepuscolo che illumina Conor mentre esce dal ristorante per prendere un po’ d’aria, ma poi ci vuole un attimo per citare la “doppia rincorsa” dopo un conto non pagato, un confronto che per il protagonista si fa inevitabile, che esteriormente lo fa sembrare un matto, ma ci sono cose che bloccano improvvisamente il tempo.

Contemporaneamente, i dialoghi comunicano gli stati d’animo, attraverso questioni e modalità chiaramente percettibili con una rappresentazione transitiva predominante, in questo caso principalmente tra padre e figlio, ma ovviamente anche tra uomo e donna.

Fondamentali in un riquadro così animato gli interpreti; James McAvoy e Jessica Chastain danno vita ad una gran coppia, perfettamente calati nei rispettivi ruoli, in questo caso primeggia l’attore scozzese che evidenzia con immediatezza estrema l’irruenza, la volontà ed anche la confusione mentale di Conor, appoggiato da Ciaran Hinds nel ruolo del padre di successo (garanzia) e Bill Hader nei panni dell’amico del cuore abbastanza scombinato (divertente senza esagerare).

Un primo capitolo illuminante che si avvantaggia del fatto di poter lasciare delle zone d’ombra, ma poi soprattutto non lascia questa opportunità intentata regalando momenti delicati ed intimi che ci fanno sentire meno soli, a partire da un finale superlativo (e promettente) che mette addosso la voglia di divorare il capitolo successivo.

Ad un passo dal Paradiso (delle persone normali).

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