Regia di Ned Benson vedi scheda film
Mi piace Jessica Chastain, se interpreta un film che non conosco decido di vederlo per la sua presenza, anche a costo di rimanere deluso, come è purtroppo avvenuto con questo lavoro, da cui avevo ben altre aspettative. Sono partito dal punto di vista di femminile, stante la maggiore presenza della Chastain e, nel dubbio che potessero essere due “mattoni”, e comunque fermamente deciso che avrei visto entrambi anche se il primo dei due non mi fosse piaciuto, essendo concettualmente un film unico, la maggior durata rispetto a “Lui” avrebbe reso meno ostico il compito di digerire l’eventuale “mattone” più breve.
Il sottile dubbio iniziale è stato poi confermato durante la visione, l’ho trovato sostanzialmente inutile, viene raccontata una storia di depressione di una giovane donna appartenente alla borghesia newyorchese che, per quanto drammatica, non mi ha suscitato empatia né commozione, non ho provato simpatia per alcun personaggio, poco approfonditi, quasi stereotipati.
Eppure lo spunto per il racconto, il motivo della depressione della protagonista, che non intendo rivelare a beneficio di chi ancora non ha preso visione della pellicola, nella sua drammaticità avrebbe consentito uno sviluppo più coinvolgente, più “umano”, anzi direi che il difetto principale di “La scomparsa di Eleanor Rigby – Lei” è proprio l’assenza di sentimenti, l’eccesso di autocontrollo dei personaggi, forse meno accentuato in quello della madre di Eleanor, un po’ più calorosa rispetto al resto della famiglia, interpretata con bravura e leggerezza da Isabelle Huppert.
Mi rimane però un dubbio: ho visto la versione doppiata, sarebbe stato più coinvolgente in lingua originale?
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