Regia di Ned Benson vedi scheda film
A dire il vero non è un film che si capisca molto. Non si capisce neanche bene come finisca. Quello che sembra di capire è che la protagonista abbia perso il figlio, non è chiaro neanche di quale età e in che circostanze; e che per questo motivo la sua vita si è incasinata, lei ha rotto col marito; si è buttata in un fiume rompendosi un braccio.
Ma probabilmente far capire dei fatti non è proprio l'obiettivo del film. Piuttosto far capire dei modi. Perché nella vita in certi casi sono più importanti i comportamenti, gli atteggiamenti, gli approcci, che non i fatti. E quando succedono certe cose che ti sconvolgono la vita - non importa neanche quali siano - l'unico modo per sopravvivere sono l'affetto e la comprensione di chi ti sta vicino, dei tuoi cari, di tua padre, di tua madre, della sorella, del marito anche se ex, e perché no, anche dell'insegnante. Insomma un film che sussurra e bisbiglia dell'amore e dell'affetto che sorregge la vita, al cui confronto i fatti della vita non sono nulla.
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