Regia di Richard Donner vedi scheda film
Capolavoro ed iniziatore del genere. Molte scene divenute cult, ambientazioni da gotico contemporaneo, tensione narrativa continuata senza sbavature, espedienti di suspence innovativi (ad es. la storia delle fotografie), ed una piccola parte quasi da road movie investigativo, che tanto andava di moda anche negli sceneggiati di quegli anni. Voto 8.
Capolavoro ed iniziatore del genere. Molte scene divenute cult, ambientazioni da gotico contemporaneo, tensione narrativa continuata senza sbavature, espedienti di suspence innovativi (ad es. la storia delle fotografie), ed una piccola parte quasi da road movie investigativo, che tanto andava di moda anche negli sceneggiati di quegli anni.
La presenza scenica di Gregory Peck inonda la sceneggiatura, lasciando gli altri nell'ombra, ad eccezione della bella e sfortunata Lee Remick (che tornerà due anni dopo nel bellissimo "Il tocco della medusa"), algida ma provocante.
Un film a suo modo sconvolgente come sarà "Holocaust 2000", che l'anno seguente riprenderà lo stesso tema nel registro narrativo dell'ineluttabile e del demoniaco.
A suo tempo fecero notizia le diverse sciagure legate alla produzione, e ci vollero 30 anni per un remake.
Abbastanza dimenticabili i due sequel, però coerenti con la storia originaria.
Voto 8.
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