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Il presagio

Regia di Richard Donner vedi scheda film

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Freddy Krueger25

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il presagio

di Freddy Krueger25
4 stelle

Ho comprato questo film in edizione deluxe doppio dvd in quanto essendo un'appassionato di horror sapevo che questo era considerato un grande classico; peccato però che dopo la visione la delusione sia stata molto grande. L'idea alla base della storia del bambino figlio del diavolo non è affatto male, ma il film pecca: nel affidarsi in modo eccessivo alla splendida musica di Jerry Goldsmith, nelle pessime prove dei due attori principali (la Remick da metà film in poi non fa che urlare e fare facce stralunate, per non parlare poi di Gregory Peck, che va bene che erano cinque anni che non lavorava ma qui è decisamente al di sotto della sua bravura e passa il film a sbarrare gli occhi e a mettersi le mani in faccia), nell'eccessiva lentezza del film  che ogni tanto viene smossa da qualche scena diciamo violenta (l'impiccagione della prima tata è gratuita e quasi senza senso, la scena della madre che il bambino con il treciclo fa cadere dal secondo piano, scena veramente telefonatissima che non ha alcun mordente ne tensione, l'assalto del branco di cani nel cimitero italiano, che sarebbe potuta essere sfruttata in modo meno ridicolo,
 la famosa scena della decapitazione, anche qui molto prevedibile, e fatta con effetti speciali decisamente scadenti, e la pessima scena di lotta tra la tata e il padre del bambino) la scelta dell'attore che impersonifica il prete, che non trasmette ne tensione ne mistero (la scena della sua morte, con il tempo che cambia di colpo, il vento che soffia, lampi e tuoni e patetica) e il finale al  rallenty che non dice assolutamente nulla se non che, come al solito, se c'è la possibilità di fare sequel la cosa deve essere sfruttata (e inoltre nessuno avrebbre creduto che uccidere il figlio del demonio sarebbe stato così semplice). Uno dei pochi punti a favore, oltra al già citato score musicale è l'interpretazione di Billie Whitelaw davvero ottima come tata satanica. In conclusione, dopo la visione mi sono chiesto come facesse ad essere considerato un classico un film scadente come questo. Noioso. Una sorta di riproposizione del capolavoro Rosamary's Baby che non va da nessuna parte.

Sulla trama

Il 6 giugno alle 6 del mattino a Roma nascono due bambini: uno è il figlio del futuro ambasciatore americano in Inghilterra, Robert Thorn, e l'altro è il figlio di una giovane donna che muore subito dopo il parto. Sfortunatamente poche ora dopo essere nato il figlio dei Thorn muore e l'uomo decide, aiutato da dei preti di adottare l'altra bambino, ma ben presto inizia ad avere dei sospetti e scoprirà, a spese della vita dalla tata e di sua moglie che il bambino che ha adottato è il figlio del demonio, e quando sembra finalmente sul punto di porre fine alla sua vita sull'altare di una chiesa...

Sulla colonna sonora

La cosa migliore del film, ormai famosissima in tutto il mondo, valse al compositore anche l'oscar, ma sfortunatamente il film cerca di aggrapparsi troppo a questa splendida e spaventosa partitura musicale.

Cosa cambierei

Cercheri di fare qualcosa di più originale e migliorerei lo svolgimento della vicenda, facendo in modo che non fosse come le montagne russe, ossia piatta per diverso tempo con picchi poi, diciamo violenti, molto sballati. Inoltre per essere già un film del 1976 il sangue latita moltissimo, certo l'idea era quella di un horror d'atmosfera, ma se si mettono delle scene violente che cercano di tenere sveglio l'interessa dello spettatore almeno siano di un buon livello.

Su Richard Donner

Regia piatta, banale e in alcuni punti anche soporifera, cerca sempre di creare un'atmosfera di tensione ma non ci riesce praticamente mai, si vede che l'horror non è nelle corde del regista che  fortunatamente in seguito saprà rifarsi, soprattutto con la fortunata serie di Arma Letale e il piccolo cult I Goonies

Su Gregory Peck

Una delle pecche del film, l'attore sfortunatamente qui non riesce a trasmetterci l'ansia e l'angoscia di un'uomo che scopre che il figlio adottato è il figlio del demonio. Passa tutto il film a sbarrare gli occhi e a mettersi la mani sulla faccia, spiace parlare così di un attore dal così grande talento ma in questo film (colpa anche della pessima scenggiatura) sembra quasi la caricatura di se stesso.

Su Lee Remick

Altra pecca del film, come Peck recita solo ripetendo sguardi sgomenti e allucinati, è solo una macchietta, e non riesce a trasmettere tensione nemmeno nella telefonatissima scena in cui il figlio la fa precipitare dal secondo piano.

Su David Warner

Sinceramente il suo ruolo di fotografo ficcanaso non è male, ma il fatto che nelle sue foto si vedano i segni del demonio fa abbastanza ridere, va ricordata però la sua morte, decapitato da una lastra di vetro, per essere entrata nella storia del cinema.

Su Billie Whitelaw

Il personaggio migliore in assoluto dell'intero film, l'unico che riesca a trasmetterci paura è terrore, l'attrice interpreta alla perfezione una presenza maligna e diabolica che con il suo sguardo, a differenza dei due attori principali, mette davvero i brividi

Su Harry Stevens

Seppure sia molto giovane la sua è una scelta azzeccata perchè quel suo sorrisetto scanzonato sembra davvero mostrare il maligno che è in lui e il suo sguardo sembra davvero diabolico.

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