Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Il sogno americano dei Vanzina è un’eredità inattesa. Un lascito milionario da parte di un padre casanova a favore di cinque figli mai (ri)conosciuti e ovviamente tutti di madre diversa. Unica condizione da soddisfare: volare in Arizona per spargere le ceneri del defunto e riscoprire quindi il valore della famiglia. Una trovata piuttosto banale per assortire un carrozzone di precari caciaroni in giro per gli States fra gag turistiche prevedibili e siparietti sentimentali inconsistenti. Il declino della commedia italiana continua, così come la ricerca di interpreti che non siano solo meri cabarettisti. Nella fattispecie, se vogliamo concedere ad Ambra Angiolini e Anna Foglietta il beneficio del dubbio, il comparto maschile del cast di “Mai Stati Uniti” è quanto di peggio sia stato assemblato di recente. Menphis impalpabile, Salemme ritrito, Vernia insopportabile. Di fronte a cotanta pochezza filmica, verrebbe quasi da rivalutare Zalone ma in fondo si tratta solo di una trappola. Sta a voi non cascarci.
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