Regia di Massimo Venier vedi scheda film
Incosciente remake di un classico ...
Un imprenditore inetto si avventura di continuo in imprese economiche fallimentari , sperando sempre nel salvifico sostegno finanziario della ricchissima moglie . Questa , però , ad un certo punto , minaccia di chiudere tutti i rubinetti .... Sinceramente , non riesco a spiegarmi tanti giudizi così drasticamente negativi per questa pellicola . Perchè , se è vero che se lo si confronta con " Il vedovo " di Dino Risi del 1959 , il paragone risulta impietoso , quasi improponibile , è anche giusto dire che questo non è un filmaccio , ma una dignitosa commedia nera che sa strappare più di una risata amara . Probabilmente lo sbaglio più grande fatto dal regista Masimo Venier è stato quello di riprendere quasi pedissequamente la trama dell' originale , esponendo i poveri protagonisti ad un confronto diretto inesorabile con due autentici mostri sacri come Alberto Sordi e Franca Valeri . Fabio De Luigi e , soprattutto , Luciana Litizzetto ( che non è , e non sarà mai , un' attrice da cinema ) vengono ovviamente disintegrati nell' accostamento .
Nè possono fare miracoli nei ruoli d' appoggio attori come Roberto Citran , Ninni Bruschetta , Bebo Storti ed Alessandro Besentini . La differenza di classe tra le due pellicole è ben sintetizzata dall' epiteto che la moglie rivolge spesso al marito : qui è l' insipido " gnu gnu " , là era l' immortale " cretinetti " !! Se poi ci aggiungiamo che questo film non graffia per nulla a livello di satira sociale sull' attualità , possiamo solo riconoscergli qualche sprazzo di cinico umor nero che ci consente qualche risatina qua e là , specialmente nella prima parte . Insomma , il paragone con l' originale era già perso in partenza , ma questo film almeno un 4,5 se lo merita ...io per simpatia gli do 5 .
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