Regia di Massimo Venier vedi scheda film
ha i primi 30 minuti che non va male questo "aspirante vedovo", anzi cresce e mi dico che ho proprio fatto bene a fermarmici su. poi nonostante non annoi proprio del tutto, comincia a decrescere come se sceneggiatori e regista avessero iniziato a giocare a freccette. è inutile girarci intorno. è inutile cercare di non dire che questo è il remake di un classicone, kultissimo senza tempo della nostra gloriosa commedia e qualsiasi paragone è inutile sin dall'idea di farne un remake. non sono uno spettatore della nostra odierna commedia anche se so e leggo che bene o male de luigi ne è diventato uno dei protagonisti. il fallito che ha sposato la riccona bruttarella e che vuole sdoganarsi cercando di fare l'affare che lo liberi dal giogo della moglie poteva valere e dare i suoi frutti, soprattutto alla luce di tutto il marciume che sta venendo fuori dal buco nero dell'expo' 2015. si è voluto rimanere nel vago e fare una decalcomania molto sbiadita dell'originale contando quasi esclusivamente sulle riuscite intepretazione in sottrazione dei due protagonisti de luigi e littizzetto, più alessandro besentini del duo comico ale e franz, e più le intepretazioni divertite di roberto citran, bebo storti e ninni bruschetta. riuscite!, tenendo conto del fatto che ne l'uno ne l'altra sono attori. de luigi ha sempre quella faccia da colletto bianco che ha scoperto che la stangona che ha caricato sulla macchina in un viale, ha un cazzo che non ha mai nemmeno immaginato e che ora tanto ce l'ha dentro e che vada come vada. sempre meglio per carità che la sua orrenda interpretazione nel film di salvatores "come dio comanda". la lucianina nazional-popolare in ogni film che l'ho vista non è mai stata minimamente al di sopra dei suoi standard da domenica sera sulla scrivania di fazio, ma qui il ruolo della tanto piccola quanto colossalmente stronza le riesce spontaneo. e per dio se si vede la differenza tra un attore di professione come citran o bruschetta o storti, dal tentativo di sdoganarsi dalle solite smorfiette che ci hanno fatto amare ale e franz nei loro sketch sulla panchina, nell'interpretazione in estrema asciuttezza di besentini che ricalca quella di lorenzon nell'originale di risi. l'odore, il sentore di riempitivo da multisala è forte e decidere di far intuire solo il piano dell'ascensore per poi studiarne un'altra per liberarsi dell'ingombrante sposa, è buono nei pochi minuti destinati al trailer. alla fine dei suoi 84 minuti ci si rende conto di quanto un film come questo finisca con la visione, per me ovviamente. di come ci fossero tanti spunti per farne una commedia minimamente biricchina per lo meno e invece si sia optato ancora per la formula "love bugs" di contenitore televisivo simpatico ma alla lunga irritante. sciapa televisione di preti(col telefonino e basta..... non si sa mai) imprenditori con la toy-girl tettona, de luigi senza la sua mamma che pubblicizza il dixan e la lucianina senza fazio.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta