Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Neri Parenti e il cinepanettone 2.0. Potrebbe essere questo il sottotitolo ideale di questo “Colpi di fulmine”, film dal cast rinnovato (resiste solo l’indefesso De Sica), con trivialità ridotte al minimo, location non necessariamente vacanziere e addirittura ritorno allo schema “ad episodi”. Solo il reclutamento filo-televisivo rimane una costante: i comprimari Arisa, Simone Barbato, Anna Foglietta, Lallo Circosta, ma soprattutto i “cabarettisti” Lillo e Greg (al secolo Pasquale Petrolo e Claudio Gregori), protagonisti del secondo episodio, riempiono un film che ruota attorno all’abusata tematica che dà il titolo alla pellicola. In entrambi i casi (un prete fasullo che si innamora di un capitano dei Carabinieri e un integerrimo ambasciatore che s’infatua di una pescivendola), il film si basa sui contrasti, sugli scambi d’identità, su un manicheismo che si edulcora forzosamente. Si ride con una certa contiguità, alternatamente alla crescente presa di coscienza che, per somiglianza, non si può negare che quello con l’abito talare del primo episodio non sia figlio dell’attore in divisa di “Pane, amore e fantasia”. Trascurabile, ma storiograficamente significativo (per il genere).
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