Regia di Ferdinando Vicentini Orgnani vedi scheda film
L’ex moglie di Giovanni Cuttin viene trovata morta. Giovanni è il principale sospettato ed è interrogato dal commissario Sanfelice, burbero e poco intuitivo. Procedendo in flashback nell’adattare il romanzo Vinodentro di Fabio Marcotto, Vicentini Orgnani svela la personalità ambivalente del protagonista, dapprima marito devoto e impiegato bancario, quindi enologo e mozartiano Don Giovanni (i riferimenti diretti alla celebre opera sono abbondanti e stratificati) in seguito alla conoscenza col misterioso Professore, figura ambigua e chiave di accesso a un registro metafisico basato su simbologie cristologiche (gli assistenti Marco, Matteo e Luca; l’incontro con il cardinale) insistite e pretestuose.
Tra una genuina predisposizione al grottesco, dialoghi sospesi sul ciglio del nonsense e diffuse surrealtà crepuscolari incorniciate dalla fotografia di Dante Spinotti, va in scena la catastrofe dell’essere umano al cospetto dell’ossessione per il feticcio, sia esso un prezioso Marzemino del 1949 o una donna sfuggente da sedurre in chiaroscuro. I punti macchina ad altezza pavimento, soltanto apparentemente pretenziosi (a differenza di qualche pianosequenza di troppo), ben riflettono il ruolo delle architetture, sovrastrutture che imprigionano e schiacciano il protagonista, mentre quelli tra gli oggetti esplicitano con efficacia il filtro ossessivo che questi (im)pongono tra l’uomo e il suo interlocutore. Vinodentro è un film spontaneo, imperfetto, ricercato, con tanto di regalino da scartare dopo i titoli di coda.
Scarica l'app gratuita FilmTv digitale per iPad!
Copia singola 1,79 € - Abbonamento 6 mesi 34,99 € - Abbonamento 12 mesi 59,99 €
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta