Regia di Paolo Genovese vedi scheda film
Ci sarebbe stata almeno l'originalità dell'idea (ed invece no, lo script è spagnolo e del 1996), ci accontentiamo allora della buona volontà del corpo recitante (tranne per quello estraneo, di corpo, della Neri, che risulta refrattario ad ogni elementare principio attoriale) che si alambicca in un copione di sceneggiatura che farebbe gridare allo scandalo, per tempistiche ed orrori, qualsiasi regista di un medissimo livello.
Il connubio cinema/teatro viene servito con un handicap pazzesco a sfavore del secondo, tanto per tentar di portare al termine un'impresa titanica che affascinerebbe anche se di continuo non ci fosse da storcere il naso per la grossolanità delle situazioni create, per l'eccesso di contesti dietro le quinte (alle quali da amatorialissimo attore di palcoscenico non sono affatto estraneo), per il ricorso all'involontario “teatro dell'assurdo” spacciato per quotidiano in funzione di una storiella da far bere ad una grossa fetta di pubblico senza troppe pretese.
La vena drammatica si esaurisce con la voglia di Castellitto di dar vita a qualcosa che non è stato scavando arruffatamente in cause e motivazioni, il colpo di scena finale è sulla scia delle peggiori contraddizioni di copione (quello finto e quello vero), tempi e situazioni comiche sfiorano di rado una freschezza mai realmente ricercata.
Insomma, becchiamoci di tutto di più... per fortuna nel biglietto d'ingresso era compreso - e perdonatemi la digressione - il pirotecnico trailer di Cloud Atlas, in uscita il 13 gennaio 2013. da godersi rigorosamente su mega schermo.
Ed almeno due cose sono certe: non è un remake e non c'è la Neri.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta