Regia di Seth Gordon vedi scheda film
Come rovinare un film, comunque di suo non propriamente eccelso, in una semplice (deprecabile) mossa.
Urge purtroppo partire dalla fine qualche volta, sul resto poi si può anche discutere (nel bene così come nel male), ma lì risiede l’inghippo principale.
La vita incerta di Sandy Patterson (Jason Bateman), e della sua famiglia, sembra poter svoltare quando la sua promozione sul lavoro pare cosa fatta, ma poi rimane vittima di un furto di identità che gli rovina tutto.
Sarà obbligato a scoprire da solo chi è il colpevole (Melissa McCarthy) e soprattutto convincerlo(a) a testimoniare le sue colpe per riavere la sua vita.
La giustizia sa essere veramente ingiusta, a certe cose, noi pure italiani abituati al peggio (non faccio esempi, ogni giorno ce ne è uno nuovo che peggiora il precedente) è difficile credere.
Prendiamo atto del furto di identità ed entriamo nel film che del fatto si giova alla fonte dando luogo ad un buddy movie condito da gags a volte inutilmente pesantucce, ma poi la risata onesta la ricava anche.
L’irregolare Melissa McCarthy è il meglio che si possa sperare per la parte, con il “bamboccio” ardimentoso Jason Bateman, da luogo ad una coppia piuttosto assortita.
Tanti casini segnano il loro lungo (e forzato) viaggio, più di una risoluzione sembra eseguita un po’ a casaccio, ma il divertimento “gradasso” c’è.
Il problema principale è semmai l’infornata di buoni sentimenti che prende la ribalta lungo il finale, tutto francamente insopportabile, come se in fondo a “Scemo e + scemo” Lloyd e Harry diventassero intelligenti (credo di essermi spiegato).
Questa (furbastra) scelta rimaneggia i meriti di una Melissa McCarthy irrefrenabile, un uragano senza scrupoli e tarli, demifisticando un percorso, comunque segnato da luci ed ombre, affossandolo del tutto.
Quando si decide di uccidere un film.
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