Regia di Seth Gordon vedi scheda film
Lui è l’incarnazione cinematografica del nevrotico bravo ragazzo americano; lei il nuovo volto (e corpo) della comicità politicamente scorretta e sboccata: non si può dire che la coppia di Io sono tu non fosse vincente sulla carta. Infatti i due fanno il loro sporco lavoro: Jason Bateman è un grumo di tensione piccoloborghese alla Jack Lemmon nei panni del contabile e padre che vede evaporare identità, conto in banca e lavoro a causa di una professionista della frode. Ovvero l’irrefrenabile Melissa McCarthy, capello white trash e villetta da Sepolti in casa, cinica, viziosa e bastarda. Lui ha una settimana per consegnarla alla polizia e riavere il suo buon nome: la missione si trasforma nel classico road trip e inevitabilmente in un buddy movie che scopre le corde più intime di entrambi. Un cacciatore di taglie e gli scagnozzi di un boss si aggiungono alla corsa, in zona Una notte da leoni (nel cui terzo capitolo, firmato dallo stesso Mazin, già compariva la McCarthy), salvo poi deragliare forzatamente dai binari di ripetitive gag triviali nei territori melmosi dei buoni sentimenti. All’insegna di un moralismo insopportabile, le cattiverie si giustificano con la vecchia scusa dell’infanzia difficile e la furfante è redenta. Che la svolta buonista della protagonista coincida con il suo “restauro” di trucco & parrucco che la rendono fisicamente “accettabile”, è la goccia che fa traboccare il vaso in uno script imperdonabile.
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