Trama
Diana (Melissa McCarthy) è la regina degli acquisti di Miami. Tutto ciò che le solletica la fantasia viene acquistato grazie al fondo illimitato legato al nome di Sandy Bigelow Patterson, uno sconosciuto cui ha rubato l'identità. Il vero Sandy (Jason Bateman), responsabile finanziario per conto terzi, vive a chilometri di distanza e, accortosi del furto, ha pochi giorni di tempo per dirigersi verso sud e rintracciare chi sta usando il suo nome, prima che il mondo attorno gli crolli addosso.
Approfondimento
IO SONO TU: IL FURTO DI IDENTITÀ
Ogni giorno milioni di dati sensibili viaggiano attraverso la rete. Siti, social network e smartphone accettano pagamenti con carta di credito e le informazioni personali sono diventate particolarmente vulnerabili, fornendo le basi di quelli che vengono definiti reati informatici. Il furto di identità è di gran lunga il reato più commesso e, secondo le statistiche, nei soli Stati Uniti ogni anno nove milioni di cittadini vedono usare la loro identità in maniera fraudolenta. Da quest'interessante osservazione sociologica nasce lo spunto di Io sono tu, diretto da Seth Gordon (regista di Come ammazzare il capo... e vivere felici). Mentre originariamente il soggetto prevedeva come protagonisti due uomini, dopo il successo di Le amiche della sposa i produttori - tra cui anche l'attore Jason Bateman - hanno pensato di offrire la parte del "ladro" a Melissa McCarthy e di affidare il compito di scrivere la sceneggiatura a Craig Mazin, l'autore di Una notte da leoni. Io sono tu segue da vicino le prove e tribolazioni di Sandy Bigelow Patterson, costretto a viaggiare in lungo e in largo per gli States alla ricerca di chi gli ha rubato l'identità. Interpretato da Jason Bateman, Sandy - il cui nome è più femminile che maschile, rendendo così più plausibile il furto - è un uomo medio sposato, padre di due figli e con un nuovo grande lavoro appena ottenuto, quando la sua vita viene sconvolta da Diana. È nell'interazione tra Sandy e Diana che il furto di identità diventa anche un escamotage per raccontare i dubbi - anche profondi - sul tema dell'identità personale che possono assalire ognuno di noi.
PERSONAGGI E INTERPRETI PRINCIPALI
Accanto a Bateman e alla McCarthy, i realizzatori hanno chiamato Amanda Peet per interpretare il ruolo di Trish, l'amorevole moglie di Sandy. Inizialmente contraria all'idea che il marito si metta sulle tracce di chi gli ha rubato l'identità, Trish si rende ben presto conto che quella è invece l'unica possibilità per uscire dal caos finanziario che Diana ha scatenato e che si ripercuote anche sulle due figlie Jessie e Franny, interpretate da Maggie Elizabeth Jones e Mary-Charles Jones.
Sandy lavorava nella società finanziaria di Harold Cornish, il capo con cui è arrivato a un punto di rottura quando gli è stato chiesto di tagliare i bonus per i partner della società. Cornish è interpretato dal regista Jon Favreau, per una volta davanti alla cinepresa nelle vesti di attore comico. Realizzando di non poter avere la vita che sperava lavorando per Cornish, Sandy ha deciso di unirsi al collega Daniel Casey, interpretato da John Cho, in una nuova società: è il nuovo capo che gli dà il lavoro dei suoi sogni con tanto di carica di vice presidente, stipendio eccezionale e ufficio dotato di tutti i comfort.
Al dipartimento di polizia di Denver, il funzionario incaricato di occuparsi del caso di Sandy è il detective Reilly, interpretato da Morris Chestnut. Il primo incontro tra Reilly e Sandy avviene quando la polizia si presenta nell'ufficio di Sandy con un mandato di perquisizione per droga e armi: il nome di Sandy era infatti su una lista di acquirenti legati a un traffico di stupefacenti. È da questo momento che Sandy comincia a realizzare quanto gli è successo ma, pur capendo la sua situazione, in Reilly rimarrà sempre il dubbio che l'uomo nasconda qualcosa.
Alla ricerca di Diana non c'è solo Sandy. Una volta che Sandy ha convinto Diana a ritornare nel Colorado, entrambi si ritrovano faccia a faccia con un minaccioso skiptracer interpretato da Robert Patrick. Uno skiptracer è essenzialmente una specie di cacciatore di taglie messo sulle tracce di qualcuno che ha saltato una cauzione o che ha un debito con qualcuno. Esattore sui generis, gli skiptracer viaggiano da uno stato all'altro e possono anche prendere in ostaggio chi cercano per portarlo al cospetto del creditore. Come se non bastasse, Diana è anche nel mirino di Marisol e Julian, un duo di spietati esecutori professionisti impersonati da Genesis Rodriguez e Tip "T.I." Harris.
Tra i tanti personaggi che Sandy e Diana incontrano, il più memorabile è Big Chuck, un agente immobiliare del sud che Diana vede per la prima volta in un bar di fronte al motel che condivide con Sandy. Big Chuck è interpretato da Eric Stonestreet, famoso per la serie televisiva Modern Family.
DALLA FLORIDA AL COLORADO FERMI IN GEORGIA
La maggior parte dell'azione di Io sono tu avviene nel viaggio che Sandy e Diana intraprendono insieme da Winter Park in Florida a Denver in Colorado. Le riprese si sono però svolte ad Atlanta, in Georgia, dove lo scenografo Stepherd Frankel ha scovato posti dall'aspetto differente che fanno sembrare i protagonisti davvero in viaggio per dieci stati e 94 location.
Per aumentare l'aspetto comico del personaggio di Diana, i realizzatori hanno pensato di dotarla con un'arma di difesa da "ninja": quando si sente in pericolo o intrappolata, Diana colpisce i suoi "avversari" con un un colpo alla gola che li stende al suolo.
Note
Classico road trip e buddy movie in zona "Una notte da leoni" che deraglia dai binari di ripetitive gag triviali nei territori melmosi dei buoni sentimenti. All’insegna di un moralismo insopportabile, le cattiverie si giustificano con la vecchia scusa dell’infanzia difficile e la furfante è redenta. Che la svolta buonista della protagonista coincida con il suo “restauro” di trucco & parrucco che la rendono fisicamente “accettabile”, è la goccia che fa traboccare il vaso in uno script imperdonabile.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (3) vedi tutti
Seppur con le dovute cautele e molti pensieri negativi precedenti la visione visto che pensavo fosse una cavolata,sono rimasto favorevolmente colpito dall'allegria strampalata della Storia che mi ha ricordato cose piacevoli alla "Notte da Leoni" o anche "Parto col Folle" ed invece mia Moglie l'ha stroncato di brutto.voto.7.5.
commento di chribio1A parte il presupposto del tutto inverosimile, la commediola strappa diverse risate ed il lungo road-show accompagna con simpatia verso il finale, carino perché credibile. Robert Patrick con la barba comunque non si può vedere. Voto 6.
commento di ezzo24commedia abbastanza insulsa, dall'ovvio finale…non è neanche la peggiore che ho visto. Strappa qualche sporadico sorriso.VOTO: 5.5
commento di ire91