Regia di Luc Besson vedi scheda film
Giovanni Manzoni, alias Fred Blake (De Niro), sua moglie (Pfeiffer) e i suoi due figli sono oggetti di un programma di protezione testimoni che dopo tanto girovagare li fa approdare in Normandia. Qui i quattro non si risparmiano nel replicare i metodi mafiosi che usavano negli Stati Uniti: botte da orbi, esplosioni, bullismo a scuola e amenità di altro tipo. Ma il caso vuole che i boss mafiosi che li vogliono morti scoprano del tutto accidentalmente dove i quattro sono nascosti.
Besson, con la produzione esecutiva di Martin Scorsese (esplicitamente citato nel film in una delle scene migliori, nella quale De Niro si improvvisa commentatore di Quei bravi ragazzi in un cineclub) firma una commedia nera tratta dal romanzo di Tonino Benacquista che assembla le iperboli di Leon con quella stessa ironia mordace a cui proprio De Niro aveva già dato corpo in Terapia e pallottole, azzeccatissima commedia che, come questa, prendeva in giro la mafia. Confezione impeccabile, ma prodotto prevedibilissimo.
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