Regia di Luc Besson vedi scheda film
La vicenda, di per sé, non sarebbe granché originale (quante volte abbiamo visto commedie con dei mafiosi che non riescono ad integrarsi in un contesto normale), però riconosco al regista di aver saputo conferire alla storia un bel tocco leggero ed ironico, di averle dato un ritmo veloce e serrato (difatti il film, nei suoi cento e rotti minuti di durata, scorre piacevolissimamente dall'inizio alla fine senza lentezze e senza digressioni) e di essere riuscito ad utilizzare gli stereotipi del cinema gangster svuotandoli e ridicolizzandoli a sufficienza. Non manca qualche scena violenta ma essa è rappresentata (quasi) sempre con leggerezza quasi parodistica.
De Niro e la Pfeiffer (se non sbaglio per la prima volta insieme), valgolo da soli il prezzo del biglietto ed i loro duetti non deludono le aspettative. De Niro, specialmente, accattiva e cattura la simpatia dello spettatore fin dall'inizio ed i suoi occhi ingrigiti e velati dal tempo, sembrano aver conservato un po' di quella penetrante profondità che lo rese grande. Il suo personaggio racchiude alcuni dei suoi ruoli più famosi: c'è il piglio tranquillo e contenuto del gangster Jimmy Conway di Quei bravi ragazzi, c'è il nervosismo sempre pronto ad esplodere del pugile Jake La Motta di Toro scatenato ed anche la simpatia dell'insicuro gangster Paul Vitti di Terapia e pallottole; tutti racchiusi e rivisitati con gustosa e cinefila autoironia. Ma funzionano anche gli altri attori che si divertono facendo divertire.
La sequenza in cui Robert De Niro e Tommy Lee Jones si recano ad un cineforum di paese stuzzicherà l'attenzione di ogni cinefilo.
Insomma, Cose nostre - Malavita è un grandioso esempio di sobrio e leggero cinema per famiglie che diverte senza far ridere e che emoziona senza far ricorso ad eccessi di spettacolarismo.
Tabellino dei punteggi di Film Tv humor:1 ritmo:3 tensione:2 erotismo:1
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