Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
Nella vita di tutti i giorni si commettono errori e si soffrono frustrazioni che possono distruggere gli animi più fragili. Poi, qialche volta, c'è la possibilità della redenzione, di una seconda possibilità. A Biagio questa opportunità arriva in un'occasione un po'.. speciale, ma comunque ghiotta: saldare i conti con Ottone, l'odiato ex-compagno di scuola a cui ha conteso, senza successo, primati studenteschi, primi amori e poi - da grandi - affari commerciali, sempre da perdente.
Vestendo i panni di un socio in affari di Ottone, Biagio si renderà conto che vendicarsi di Ottone ha un sapore acre e che forse altri sono i suoi veri obiettivi...
Questa commedia in salsa onirica di Rubini si caratterizza nel proporre una trama un po' banale e prevedibile, dove il gioco degli equivoci la fa da padrona e produce gag facili ed anche spesso divertenti, ma che non permettono allo spettatore di uscire dal gusto della battuta o dello sketch di sapore cabarettistico. Quello che può succedere è che qualche ora dopo aver concluso la visione, il film non abbia lasciato nello spettatore nulla se non un ricordo sfocato di qualche risata.
Salvo però assolutamente la rappresentazione del Limbo post-morte come una specie di pensionato gestito da Karl Marx, che decide chi inviare ai piani superiori o nell'interrato.
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