Regia di Jérôme Bonnell vedi scheda film
Bella già solo dal titolo l'opera seconda di Jerome Bonnell, che evoca probabilmente con una certa ironia di fondo situazioni esotiche e stati d'animo che comunicano eccitazione, passione dei sensi, per descriverci invece un'avventura certamente, ma di carattere prettamente interiore e privato in seguito all'incontro fortuito di due sconosciuti in un treno che da Calais scende fino alla capitale francese. Un"Innamorarsi" dei primi anni '10 direte voi, ed in effetti la trama e le situazioni possono ricordare almeno parte delle dinamiche del celebre film di Ulu Grosbard di inizio anni'80. Ma qui la speranza e il pudore sono sostituiti da un sentimento più complesso che fonda le sue radici sul senso di insoddisfazione che ormai regna sempre più nell'animo di ognuno di noi, cittadini poco realizzati e sempre in cerca di una affermazione che possa dare un senso a tutti i nostri affanni. Alix è un'attrice che in pausa tra due rappresentazioni scende a Parigi per trovare la madre; senza un soldo (ha problemi col bancomat, bloccato per mancanza fondi), la ragazza raccimola qualche spicciolo nella casa del compagno, che con la sua assenza ed irreperibilità contribuisce a renderla ancora più inquieta e irrealizzata. Scopriremo infatti più avanti che Alix porta con sé un segreto, di fatto positivo ma anche impegnativo da affrontare e che la donna cerca i modi e i tempi giusti per poterlo condividere con la persona più giusta. Finirà per trovare in uno sconosciuto professore di letteratura inglese, giunto dal Regno Unito nella capitale francese per un funerale di una collega a cui era legatissimo, la persona ideale per aprirsi completamente anima e corpo, vivendo un'esperienza effimera ma necessaria alle sue future e fondamentali scelte di vita.
Tra Alix e l'uomo, che come precisa la donna "non si sono seguiti, si sono trovati", nasce un'intesa perfetta che libera la donna di tutte le inibizioni che il poco tempo per conoscersi non permette che possano calcificarsi, a differenza invece delle barriere che invece insistono tra lei e tutti i suoi più cari amici, parenti e conviventi. Alix è un'attrice brava, forse straordinaria anche se non molto nota, e la sua naturalezza viene estrapolata dal suo atteggiamento nell'affrontare le insidie di tutti i giorni e la più banale quotidianità.
Le temps de l'aventure è un bel film che sa raccontare con rara intensità una storia d'amore fugace quanto profonda, un tradimento che ha il dono di riuscire a rinsaldare i rapporti di una coppia decisamente alla deriva permettendo alla donna di comprendere alla perfezione l'importanza del suo legame con il compagno distante e sempre assente. La riuscita della pellicola risiede anche e molto nell'affiatamento complice e naturale di una coppia d'attori che assieme fa faville con la naturalezza dei loro sguardi lasciati certamente liberi di esprimere a pelle emozioni che sembrano vere ed autentiche. Emmanuelle Devos è da anni a mio avviso l'attrice francese più brava, sensuale, seducente e "burrosa" con i suoi lineamenti tutt'altro che sottili e raffinati, della nutrita e professionale concorrenza transalpina. E' ammirevole come il regista la segua con una passione che è quasi un atto d'amore o una celebrazione estatica della sua bellezza a tratti casalinga e verace, a tratti sofisticata e impossibile.
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