Regia di Luc Marescot, Thierry Ragobert vedi scheda film
Un film di strabiliante bellezza al quale si perdona l'inutile e didascalico commento fuori campo di Alessandro Preziosi. Un'opera che rievoca le prodezze di Microcosmos, con Bruno Coulais a fare da ideale trait d'union con la sua indovinata colonna sonora.
A seguito di un incidente aereo, una scimmia cappuccina vissuta in cattività si trova a vagare nella foresta Amazzonica, tra predatori, meraviglia e bisogno di adattarsi a un habitat sconosciuto e ostile. L'animale uomo è solo un contorno che apre e chiude il film, il responsabile del violento attacco alla natura.
Il regista Thierry Ragobert è stato per anni assistente di Cousteau, e si vede. Qui ci propone una fiaba in cui la vera protagonista è l'Amazzonia, con la sua ricchissima messe di flora e fauna, ripresa con tecniche mozzafiato anche al succedersi delle stagioni. Un film di strabiliante bellezza al quale si perdona l'inutile e didascalico commento fuori campo di Alessandro Preziosi. Un'opera che rievoca le prodezze di Microcosmos, con Bruno Coulais a fare da ideale trait d'union con la sua indovinata colonna sonora.
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