Regia di Woody Allen vedi scheda film
VOTO : 7++.
Virgil (Woody Allen) è un ladruncolo con tanta fantasia, ma soprattutto un grandissimo pasticcione, con una particolare predilizione per cacciarsi nei guai più impensabili anche quando la missione non pare troppo complicata.
Matematicamente ogni suo tentativo di rapina, per lo più in banca, finisce male (anche perché i suoi piani sono tutto un programma), la prigione è in pratica la sua prima casa, ma in un modo, o nell’altro, ne esce sempre, ma sempre anche per poco, per tornare dalla sua donna che lo aspetta nonostante tutto.
Pellicola decisamente incalzante, il ritmo è vorticoso, con venature demenziali che emergono con decisione in più frangenti, lontana dallo stile dell’Allen d’annata, ma ben congeniato, con siparietti di varia natura, a volte scanditi da dialoghi e situazioni sospese tra il grottesco ed il surreale (tipo il tentativo di investimento in casa!), altre dove le scenette si evolvono senza l’utilizzo della parola, ma con le semplici situazioni a diventare dominanti.
Le battute al fulmicotone poi non si contano (impossibile farne menzione, sono davvero troppe da ricordare), c’è un corollario davvero ampio ed il divertimento è ampiamente assicurato dall’inizio alla fine per ottanta minuti senza soste.
Molto divertente, a tratti proprio esilerante, anche se oggi alcune situazioni paiono un bel po’ datate (nel frattempo in tanti ci han dato dentro col genere), bisogna pur sempre ricordarsi che è un film del 1969.
Divertimento genuino.
VOTO : 7++.
Da regista sa imprimere un ritmo vincente, con tante buone idee, sia dal punto di vista squisitamente delle battute, sia dal punto di vista più tecnico.
Regia effervescente.
VOTO : 7,5.
Spassoso, si ritaglia un personaggio davvero ricco di elementi che sfrutta per far ridere a crepapelle.
VOTO : 6,5.
Molto carina.
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