Regia di Woody Allen vedi scheda film
Il film comincia come un finto documentario con voce off che racconta la storia di Virgil, ragazzo ebreo di origine tedesca, inframmezzato da interviste (cosa che continuerà durante tutto il film, anche quando comincerà la parte dialogata) e fino all'inizio dei titoli di testa (circa 15/20 minuti dopo l'inizio del film) non ci saranno scene dialogate. Virgil è un tipo sfortunato, ha provato a fare vari lavori ma si è sempre dimostrato un incapace, quindi per sopravvivere ha imbroccato la via del crimine, continuando però a collezionare insuccessi, un po' per sfortuna e un po' per incapacità, finché la fortuna, almeno sul piano sentimentale, gli sorride, infatti incontra una bella ragazza...
Allen tra il suo cinema prima maniera, costruito di gag ricercate a volte riuscite (divertentissimo il tentativo di evasione con la pistola realizzata con sapone e cera, con conseguente epilogo, e la scena, molto umorismo ebraico, degli effetti collaterali sull'esperimento del nuovo vaccino) e i suoi futuri lavori malinconico sentimentali, con una scena erotica che sembra la parodia di quella analoga vista in UOMO UNA DONNA di Claude Lelouch. Sorta di favola criminal sentimentale tra il serio e il faceto con morale della favola. La vita è imprevedibile, non sai mai cosa ti potrebbe riservare, a volte vorresti cambiare ma sulla tua strada potresti incontrare persone che ti aiutano come ti fanno del male. Potresti, quindi, cambiare vita come ricevere 800 anni di galera. Ma non è detto che sia finita qui, cerchiamo di essere ottimisti! Barzelletta morale riuscitissima, grande Woody!!!
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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