Regia di Jeannot Szwarc vedi scheda film
Horror destinato alla televisione, realizzato con certa cura e particolarmente interessante per la presenza di un ottimo cast nel quale risaltano Shelley Winters e Joseph Cotten.
La figlia del diavolo (1973): locandina
Alla base di questo intrigante film per la televisione, con molta evidenza, sta Roman Polanski e il suo Rosemary's baby (1968). Il budget impone un tipo di prodotto privo di effetti speciali ma Szwarc ha dalla sua un ottimo cast (la Winters e Cotten su tutti) e una sceneggiatura che sfrutta buoni dialoghi. Ne esce un quasi mediometraggio (poco oltre l'ora) che non cala mai di tono, in grado di appassionare grazie anche all'ottima prestazione della protagonista che lentamente, ma inesorabilmente, cala con noi in una dimensione sulfurea, satanica, sigillata dietro una porta infernale.
Raro nei passaggi televisivi, nonostante sia stato realizzato con questa destinazione, è stato reso disponibile in home video (dvd) dalla Golem (label collegata alla Sinister) in una versione piuttosto mediocre per qualità del riversamento ma che può considerarsi comunque interessante, considerato che si tratta di un prodotto davvero raro, comprensivo di un incipit inedito (5 minuti prima dei titoli di testa, in lingua inglese ma senza sottotitoli).
Il video (4/3) non è dei peggiori anche se soffre di una cattiva compressione che crea un fastidioso effetto sfocato quando la camera da presa si muove rapidamente.
Anche la traccia audio, nel complesso, non è delle peggiori permettendo di seguire molto chiaramente i dialoghi.
"Se il diavolo non esiste, ma l’ha creato l’uomo, l’ha creato a sua immagine e somiglianza." (Fëdor Dostoevskij)
F.P. 25/12/2020 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 70'36") / Aggiornamento della recensione pubblicata in precedenza su Il davinotti
Durata della versione: 70'36".
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