Regia di Lars von Trier vedi scheda film
Che chiave di lettura dare a questo bel film (anche se con qualche basso e parecchi alti)? Mah. Un porno d’autore? Certamente sì, anche se è passata su Sky la versione un po’ censurata, ma comunque le scene tagliate si trovano un po’ dovunque, e certamente porno sono. Un film drammatico, un film che è anche un saggio, un film dove vengono esposte interessanti riflessioni…tutto sì. E tutto ha il suo perché. La chiave di lettura…boh. Diciamo che c’è questa tipa (la bella e brava Charlotte Gainsbourg), che viene raccolta dolorante da un signore (il grandissimo Stellan Skarsgard), che la accudisce e la cura. Nel mentre, lei gli racconta la sua vita. La sua vita di ninfomane, o almeno autodefinitasi tale. Ci sono perciò le chiacchierate tra i due, mai banali, anzi, interessanti, e i flash-back della vita della nostra eroina, preoccupata fin da giovane di prendere un enorme numero di membri. Tanto che a un certo punto non riesce più a gestirli, e ricorre ai dadi per dare delle risposte, voti alti, belle risposte, voti bassi, si tronca la relazione. La Charlotte da giovane è la 22enne Stacy Martin, al suo esordio sullo schermo, brava e di inaudita disponibilità. Perché ok che spesso è nuda e cruda, ma fa delle cose che di solito fanno le attrici porno, almeno sullo schermo. Ok, oggi c’è il digitale, ci sono i body stunt, ma comunque… Il film comunque è visto con sguardo d’autore, con musiche all’altezza e financo rappresentazioni grafiche che si sovrappongono al filmato, arricchendolo. Il film è bello, certo, non da vedere al pranzo di Natale con tutti i parenti. Termina con un grosso inconveniente per la vita sessuale della protagonista, e da lì continuerà nel capitolo 2.
NON SO PERCHE' PER FILM TV è UN UNICO FILM, boh, magari col biglietto di uno si andava gratis all'altro?
Secondo episodio, minore e un po’ deludente, delle avventure di Joe, la ninfomane. Si proseguono qua le storie del primo episodio, la giovane ninfomane interpretata da Stacy Martin lascia il posto alla matura ninfomane Charlotte Gainsbourg (ma Shia LaBeouf rimane uguale, con un effetto assurdo, straniante…fatto male, comunque). Le cose peggiorano, la nostra eroina, con cui magari si simpatizzava, rivela via via di essere una brutta persona, proprio brutta dentro, al di là della sua ricerca pressoché continua di cazzi, che in definitiva sono affari suoi. La censura nel secondo episodio colpisce duro, i tagli vengono fatti con l’ascia e col culo, per rimanere in tema, e così non si capisce nulla in un episodio (a casa di un debitore), si intuisce in un altro (con i due neri), di nuovo non si capisce una quaglia in un altro (il particolare “saluto” che le dà l’allieva, nel finale, è completamente tagliato). Il film non è male, comunque, anche se alcune scene fanno cadere le braccia (vedi la scalata e il ritrovamento dell’albero, o la tirata finale sui comportamenti delle donne paragonati a quelli degli uomini, ma per carità, ma dai), e il finale è giusto, tanto che alla fine gli do un 7 e non meno. L’altro era stato più bello, malgrado avesse pure lui i suoi difetti.
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