Regia di Lars von Trier vedi scheda film
Polpettone soft-core in salsa intellettuale. Non c'è molto altro da aggiungere, Von Trier prova a dare il suo tocco di genio mettendo strane spiegazioni cabalistiche ed ardite teorie psicologiche per spiegare la ninfomania della protagonista, spesso artefatta oltre ciò che lo stesso porno osa normalmente fantasticare. Il tutto incasellato in una strana sequenza di capitoli dai nomi tanto fantasiosi quanto assurdi. La voracità di sesso della ragazza si manifesta continuamente come bisogno di altro, il padre non può non avere il ruolo che tutti possono immaginare ed i suoi amanti sono di volta in volta teneri sognatori o brutali stupratori, purché si mantenga il filo comune che lega tutto. A mio parere, e qui rischio la lapidazione conscio di meritarla, il regista danese in vita sua ha realizzato un vero e solo capolavoro che è Dogville. Il resto è fatto di lampi di genio annacquati in tanto mestiere ed un'ispirazione che col tempo sembra si stia totalmente perdendo. Spero, e sono sincero, di sbagliarmi, spero in un colpo di reni che lo riporti in alto ma questo Nymphomaniac è un filmetto per guardoni dal palato fine, gente che ha bisogno di giustificare il suo voyeurismo con altro ma, a ben vedere, tolte le scene di sesso non c'è davvero altro in questo tanto decantato e controverso "capolavoro". Sconsigliato, decisamente.
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