Regia di Charlton Heston vedi scheda film
Da sempre sottovalutato film di avventure e survivalismo nella sensazionale ambientazione delle foreste e fiumi, nel British Columbia canadese.
Erroneamente accostato fin dal titolo italiano al filone allora in ricostituzione di successo delle cacce ai tesori e degli archeologi, ha molto più dell'horror e del thriller antropologico alla "Deliverance", che lo stuporismo bambinesco dei film di Spielberg come il modello con Indiana, sempre scomodato per questo film, al quale secondo alcuni si sarebbe accodato sulla scia.
Heston da regista e con l'appoggio del figlio sceneggiatore Fraser C. Heston ha sempre coltivato ambizioni e interessi strani, particolari, anche abbastanza esulanti da quella che è sempre stata principalmente la sua filmografia di attore. Qui non fa eccezione, e si potrebbe dire che essa è anche la pellicola con gli accenti più marcatamente horror(almeno nella ultima mezz'ora), a cui egli abbia mai preso parte, e pure in un duplice ruolo (sorprendentemente doppiato da Elio Zamuto) di gemelli, sebbene quello "cattivo" che poi è il "buono", lo si vede che per pochi secondi e all'oscurità, o cadavere.
Interessante la prova di Nick Mancuso in quota canadese della produzione, e di Kim Basinger, allora pienamente sulla rampa di lancio e che nei film non poteva morire mai, di buon livello la colonna sonora di Ken Wannberg e naturalmente la fotografia di Richard Leiterman che esalta al massimo i magnifici scenari naturali.
Una delle ultime apparizioni di John Marley, qui truccato con un naso posticcio da indiano, in una interessante parte all'apparenza ambigua e duale, invece alla fine la più positiva e portatrice dei valori saggi e selvaggi dei luoghi.
Poco credibile il comportamento di Andrea Spaulding/Kim Basinger per tutto il film, che sarà "l'amore" che acceca, ma segue Du Preux/Nick Mancuso in ogni occasione, anche la più scervellata, rischiosa ed esaltata delle avventure.
John Nada
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