Regia di Chang-min Choo vedi scheda film
Film per amatori del genere (vedasi Zh?ng Yìmóu e successori). Scenografie e dialoghi assolutamente all'altezza di un cinema popolare di livello medio alto, degno di stima e attenzione. La recitazione è convincente e, data la materia, mai sopra le righe, anche se tendente un po' troppo al lacrimoso. Ma la storia è datata (dinastia Ming) e una commozione semplice e ingenua sgorga sincera, sia per i temi universali trattati, sia per il contesto e la credibilità dei personaggi, anche quelli più scontati e prevedibili.
Nel finale il dialogo clou. Il Segretario Capo, che fino ad allora aveva trattato con disprezzo il sostituto sosia del Re, cambia atteggiamento di fronte alla sincera volontà di questo semplice uomo comune di perseguire la giustizia senza alcun vantaggio personale: "A questo punto dovresti diventare un vero Re ... perseguire quelli che succhiano il sangue al popolo... un Re che serve e ama la sua gente..." E il nostro finto Re diventa vero: "Va bene. Voglio diventare quel Re!"
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta