Regia di Olivier Dahan vedi scheda film
Di certo Olivier Dahan non è male in arnese quanto l’ex stella del calcio protagonista del suo film; ma, come il malconcio Orbéra, anche lui tenta di rinverdire i fasti di un passato glorioso (il suo biopic La vie en rose fu un successo nel 2007) chiamando a raccolta un dream team di personalità variegate. Gli scalcinati giocatori dal brillante passato, che si imbarcano (letteralmente) nell’impresa di portare alla vittoria una piccolissima squadra bretone, sono infatti interpretati da altrettante star della comicità d’Oltralpe, tutti riuniti sullo schermo e nel campo. C’è Gad Elmaleh nei panni dell’ex attaccante del Milan odiato da Berlusconi; Franck Dubosc in quelli del vanesio calciatore deciso a sfondare come attore; Omar Sy precocemente pensionato da un malanno cardiaco che gli impedisce di correre; Joey Starr rissoso e donnaiolo in cerca di riscatto nel campionato inglese. Tutti insieme (al grido di «come nel ‘98!») agli ordini di José Garcia, ex campione della nazionale che per affrancarsi dall’alcolismo aiuta i simpatici bretoni a vincere la Coupe de France e a salvare con quei soldi il conservificio che dà lavoro agli isolani. La trama esile ha poca importanza, così come lo sport: il film è un pretesto per far interagire gli stralunati comici in scarpini, in una serie di sketch su misura. Lo spogliatoio però è affollato, e lo spazio non basta per tutti: se Dubosc ruba la scena, Omar Sy è sacrificato a poche gag, e il risultato complessivo è innocuamente divertente ma mai interessante.
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