Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Film d’avventura se ce n’è uno. Viaggi, combattimenti, segreti, magia, mistero. Indiana Jones ha tutto. Compreso quello che occorre per creare il mito. Cavaliere medievale, 007 e corsaro messi insieme. In un unico personaggio che ha fatto rinascere non solo il genere, ma soprattutto il cinema. I predatori dell’arca perduta, in particolare rispetto agli altri della trilogia, porta lo spettatore ad immergersi nell’azione, nell’avventura, nell’evolversi delle vicende con spensieratezza e più di qualche sorriso. Tanti temi trattati (dall’onnipresenza nazista, al valore religioso dell’arca dell’alleanza fino a quello che rivela il finale: l’idiozia di chi fa il ricercatore/archeologo per soldi, non per vocazione). La scena finale in cui la cassa con l’arca viene riposta tra le migliaia di altre casse, senza alcuna distinzione nonostante il valore incalcolabile del suo contenuto, è un finale che moralmente e sul piano della riflessione, non teme confronto alcuno. Capolavoro.
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