Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Precursore della (per ora) tetralogia cinematografica dedicata a Indiana Jones, non abusò affatto dell'effetto novità e dimostrò al contrario di avere solide qualità. Un film imperdibile, un caposaldo per tutti gli appassionati dell'avventura vecchio stile. Talvolta si potrà forse dubitare in merito alla sua presunta credibilità, così come nel suo mancato rispetto della verità storica. Ma non fallirà nel dispensare quanto promesso, ovvero intrattenimento allo stato puro. Ecco allora che i personaggi riusciranno a conquistarci appieno, grazie anche agli attori: Indiana Jones (ottimo Harrison Ford), Marion Ravenwood (brava Karen Allen), René Belloq (perfetto Paul Freeman), Marcus Brody (un Denholm Elliott in parte) e Sallah (il simpatico John Rhys-Davies). Citerei pure il debutto di Alfred Molina nel ruolo di Satipo.
Trama e colonna sonora eccellenti, splendide ambientazioni ed atmosfere, ritmo costante, sano divertimento... si potrebbe volere di più? Seguirono Indiana Jones e il Tempio Maledetto (1984), Indiana Jones e l'Ultima Crociata (1989) e Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo (2008).
Da notare che, negli ultimi anni, sta circolando in un nuovo doppiaggio italiano, inconfondibile per la voce che assegnata ad Harrison Ford (Indiana Jones): Pino Insegno. Non ho avuto esperienza diretta, ma chi l'ha sentito pare non sia rimasto poi così soddisfatto del cambiamento.
1936. Dopo essere stato derubato di un prezioso idolo, Indiana Jones ritorna all'università da insegnante di archeologia. Qui i servizi segreti gli offriranno il compito di trovare l'Arca dell'Alleanza, prima che cada nelle mani dei nazisti di Hitler. Giunto nel Nepal, incontrerà Marion, una sua vecchia conoscenza, con la quale si recherà in Egitto dall'amico Sallah, trovando ospitalità e svolgendo da lì la definitiva ricerca dell'Arca.
John Williams si è sempre dimostrato una garanzia in tal senso e infatti anche in questa occasione le musiche sono eccellenti. Il tema principale, poi, è divenuto talmente celebre da entrare nella "storia".
Non sono necessarie modifiche rilevanti.
Non ci sono paragoni nel genere avventuroso. Impeccabile.
L'ineguagliabile Indiana Jones.
La disinibita Marion Ravenwood.
Il malfido René Belloq.
Il cattedratico Marcus Brody.
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