Regia di Vittorio De Sisti vedi scheda film
L’imbranato detective Max Ventura muore, ma ha la possibilità di tornare in Terra sotto forma di fantasma per aiutare la sua fidanzata a indagare al posto suo.
Nella stessa inquadratura Max von Sydow e Massimo Lopez: è o non è sublime? Non importava il motivo per il quale siano arrivati lì, basta semplicemente il fatto che sia potuto succedere – e poteva succedere solo sulla tv berlusconiana, d’altronde. Fantasma per caso è l’episodio pilota della serie televisiva Professione fantasma; un film di un’ora e mezza per il piccolo schermo scritto e diretto in maniera abbastanza sbrigativa, che prelude a dieci episodi da cinquanta minuti ciascuno sulla medesima falsariga. Lopez, per capirci, è un buon caratterista e fa il suo; ma al suo fianco non c’è nessuna spalla degna di nota – Max von Sydow nel contesto è piuttosto un leone in gabbia, che una spalla o chissà che altro; definiamolo genericamente ‘corpo estraneo’ – e poggiare un’intera storia sulle sue esili spalle alla lunga non risulta una decisione azzeccata. La sceneggiatura di Stefano Sudriè, da un’idea di Marzia Ubaldi, è un concentrato di innocui luoghi comuni dalle atmosfere fumettistiche con personaggi monodimensionali; non aiuta in alcun modo la realizzazione a budget ristretto, in chiaro odore di sitcom: ritmo altalenante, tensione quasi azzerata, comicità da risate a denti stretti. Edy Angelillo, Giorgio (il fratello del protagonista) Lopez, Bruno Bilotta e la già citata Marzia Ubaldi rivestono gli altri ruoli principali. 2,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta