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I predatori dell'anno Omega

Regia di David Worth vedi scheda film

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Nick Patrick

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I predatori dell'anno Omega

di Nick Patrick
6 stelle

E'stato girato nel 1983, negli States apparve solo due anni dopo. Presentato come film d'azione a medio-alto budget creato sulla scia di Mad Max e con ambizioni per un sequel, toppò miseramente nonostante buoni propositi.

Sulla trama

Un superstite della Terza Guerra Mondiale, un innominato motociclista alla guida di un veicolo parlante, rimane coinvolto nelle schermaglie tra la violenta dittatura della Omega, che impone la sua legge azzerando la mentalità dei suoi sottoposti e sorvegliando i suoi territori con miriadi di soldati, e la più pacifica New Way. Il capo di questo gruppo, il professor McWayne, è stato catturato dai cattivi e condannato a morte. Il motociclista, affiancato dalla figlia del Professore, riesce a infiltrarsi nella capitale dei nemici e -dopo una serie di sparatorie- a prelevare il comandante ribelle. Ma la figlia di questi viene a sua volta catturata a un passo dalla salvezza. McWayne e il Guerriero riescono a ottenere l'aiuto di varie bande di vagabondi sopravvissuti (karateka, motociclisti, bad girls, punks, soldati ribelli, camionisti) e con un attacco di potenza su più fronti -pagando pochissime perdite per di più!- riescono a sottomettere i nemici. Il capo della Omega, il vile Prossor, tenta di rendere la figlia di McWayne schiava del suo volere con un lavaggio del cervello, ma lo stratagemma si ritorcerà contro il despota. O meglio, contro un suo perfetto clone tecnorganico; il vero Prossor, evidentemente nascostosi prima dello scontro finale con McWayne vista persa la partita, riesce a svignarsela con l'aiuto di un traditore della New Way, che ignara di tutto festeggia assieme al gruppone dei nuovi alleati. Il Guerriero riparte con la sua moto, riparata dopo i danni riportati negli scontri.

Sulla colonna sonora

Robetta fatta con una pianola elettrica Casio o Yamaha.

Cosa cambierei

Il regista, credo che Anthony Dawson e Dan Edwards (Margheriti padre e figlio) avrebbero potuto fare un capolavoro. Lewis Collins o Reb Brown nel ruolo del guerriero; la McKay o la Costa o la Sudlow o la Fraschetti nel ruolo di Nastasia; Van Cleef o Kinski nel ruolo del dittatore nemico; sicuramente ruoli per Tony King, Ricardo Palacios, Alan Collins, David Warbeck...Un'occasione sprecata.

Su Robert Ginty

Non male nel ruolo dell'eroe "amorale" postapocalittico.Certo però io gli preferivo Lewis Collins o Manfred Lehmann.

Su Persis Khambatta

Se prendevano le più economiche Licia Lee Lyon (la Lentini), Marina Costa o Julia McKay (la Cavalli) al posto suo era sicuramente meglio, con tutto il rispetto per la compianta attrice indiana.

Su Fred Williamson

Non fa pressochè nulla, e poi si scopre che è anche un traditore. Traditore perchè, poi, visto che non c'è stato nessun seguito???

Su David Worth

Non è male, nonostante un enorme elenco di errori marchiani lungo tutto il lungometraggio (un paio di combattenti caduti che appaiono risorti in altre scene successive, l'elicottero che prima viene preso dai nostri poi riappare nel cortile di Omegaville e poi di nuovo in mano dei ribelli, gli Illuminati che prima erano 3 ma nel finale restano 2, il soldato nemico che colpisce un ribelle sull'elicottero che si trova all'opposto della sua linea di tiro, la ribelle che spara verso destra ma uccide un soldato nemico che come lei è a sinistra, eccetera, eccetera).

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