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Predator

Regia di John McTiernan vedi scheda film

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GARIBALDI1975

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La recensione su Predator

di GARIBALDI1975
8 stelle

Quando un ministro e la sua equipe a bordo di un elicottero precipitano in una giungla del Centro America, Dutch (Arnold Schwarzenegger) e la sua banda di commandos d'elite sono chiamati dalla CIA e da vecchio amico, Dillon (Carl Weathers), per intraprendere una missione di puro salvataggio. Ma dopo aver trovato il luogo dello schianto, scoprono che un gruppo di Berretti Verdi precedentemente mandato per recuperare il ministro sono stati massacrati, spellati e appesi nei pressi della zona di recupero.  Diventa evidente che la CIA e Dillon hanno ingannato i soccorritori ingaggiandoli per una missione più rischiosa, ovvero riportare dei documenti coperti dal segreto militare. Pur cercando di farsi strada tra la giungla si trovano in una battaglia mortale con un predatore alieno che inizia ad eliminarli uno ad uno.

 

 

"Predator" è molto più che un film d'azione,  rompe i cliché degli anni '80 andando oltre i bicipiti gonfi e la violenza sanguinaria. L'elemento d'innovazione (parziale, perchè in effetti già presentato in Alien) è il nemico, la forma di vita aliena, ma questa, a differenza di Alien, si fonde nella giungla e usa armi hi-tech. Sappiamo che il Predator proviene dallo spazio, ma non sappiamo perché è nella giungla o il motivo per cui vuole uccidere con una estrema varietà di modi brutali. Ma questo non ha molta importanza e non ci viene spiegato; viene piuttosto esaltata la reazione psicologica di questo gruppo d'elite, di veterani, rispetto all'ignoto nemico e alle astuzie necessarie per sfuggirgli. 

 

 

Il meglio di  "Predator" è merito della regia di John McTiernan, ovvero nella sua capacità di catturare l'imponenza della giungla e la sua atmosfera. Con "Predator" nasce un nuovo modo di far vedere la giungla 'immensa ma in modo claustrofobicamente soffocante, una nuova 'location' cinematografica, che caratterizzerà molti dei film e videogame successivi. La giungla aumenta la tensione della trama, come imprigionando la squadra. Quando vediamo le gocce di sudore che si formano sul viso dei soldati e la loro posizione perfettamente immobile per il terrore di non sapere da dove la minaccia aliena sferrerà il suo attacco, la tensione viene percepita fortemente anche nello spettatore. Questo è merito della regia, poco conta in questi casi la sceneggiatura, che a volte risulta anche banale. McTiernan esalta le scene d'azione anche con il buio della giungla  e con la pioggia di fuoco che le armi dei soldati sprecano alla cieca.

 

 

Ciò che sorprende è che ci sono momenti in cui Schwarzenegger impressiona anche con la sua recitazione, offre la giusta espressione anche con il viso, ma questi momenti sono pochi rispetto a quello che fa meglio di chiunque altro, ... sguardo tirato e smorfia a 180°. Oltre a Schwarzenegger, "Predator" ha un elenco sorprendente di stelle anni '80: Carl Weathers come Dillon, Bill Duke come Mac, Sonny Landham come Billy e Jesse Ventura come Blain. Anche se sono stati principalmente scelti per la fisicità piuttosto che per le abilità di recitazione. Ma "Predator", oltre alla ottima regia, è un film d'azione, costruito sul bicipite grande e sul testosterone. Pertanto, possiamo dire missione riuscita!

 

 

Tutto ciò fa concludere per valutare certamente "Predator" un vero CULT degli anni '80, un'icona, con una ottima regia; non c'è da meravigliarsi che abbia generato quattro sequel e abbia incassato un fagotto di soldi al botteghino.

 

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