Regia di Andrew C. Erin vedi scheda film
"Coccinella, coccinella, vola a casa tua, il fuoco divampa e i tuoi figli si fanno la bua; ma una si salva ed è la più bella, che si era nascosta in una padella". Filastrocca recitata nel film da una dei protagonisti, Tamara (interpretata da Abby Brammel).
Coinvolgente e misterioso. Sono questi i due aggettivi che megliono descrivono il film "Playdate - nuovi vicini".
La storia è quella tipica dei thriller con vicini "paranoici", ma a differenza di altri film, qui fino all'ultimo non si saprà con certezza chi è che ha qualcosa da nascondere.
Come (purtroppo) in molti altri film di questo genere, i grandi assenti sono l'originalità, accompagnata da suspence (poco presente) e dall'imprevedibilità.
A rendere grandi i thriller, infatti, dovrebbero essere questi tre ingredienti: qui però in gran parte mancanti.
Per il resto non riesce a conquistare lo spettatore facendolo stare impassibile davanti allo schermo, ma, anzi, in certi momenti è noioso e molto prevedibile (basti pensare alla morte del cane o all'utilizzo della pianta belladonna).
Se ci fosse stata più originalità e meno scene prevedibili, sono certo che sarebbe stato un buon film. Ma questa è solo una mia opinione: non dimentichiamoci, infatti, cosa disse Johann Wolfgang Goethe: "chi prevede è signore del giorno".
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