Regia di Gabriel Axel vedi scheda film
Questo film tratto da un racconto di Karen Blixen(pubblicato sotto pseudonimo ) appartiene a quella schiera di film che hanno la stessa capacità di affabulazione della parola scritta,trasponendola così fedelemente sullo schermo da sembrarne un complemento.Un cinema letterario fatto di sensazioni,suggestioni,parole,sguardi e silenzi.Ad occhio disattento sembrerà che non accada nulla,in realtà dopo il pranzo del titolo cambia tutto.Il borgo danese solitario battuto dal vento e dalla neve è quasi un luogo di fiaba,la comunità rigidamente chiusa vive placidamente senza scossoni.Qui emigra una cuoca francese che decide di rimanere al servizio di due anziane sorelle figlie del pastore protestante del luogo.Dopo aver vinto alla lotteria decide di investire tutta la vincita per organizzare un pranzo fantasmagorico(per il centenario della nascita del pastore) che serva per appianre le tensioni tra i vari membri della comunità.Tutto qui.Una storia povera se vogliamo ma legata alle sfumature e alle increspature dell'animo.Il pranzo di Babette è un film che fa assumere al cibo valore culturale,il rito del pranzo diventa un occasione di riconciliazione sia per Babette e il suo passato(era cuoca in un famoso ristorante di Parigi e in questo modo ricorda il proprio passato luminoso)sia tra i vari convitati agitati da piccole liti e incomprensioni.Anche il pranzo è occasione di interrogativi:tutti in silenzio (ma assolutamente deliziati dalle pietanze)a chiedersi se il pranzo fosse in linea con i precetti religiosi,non a caso il generale apprezza tutto anche perchè è l'unico che è stato in quel ristorante di Parigi.Il pranzo rappresenta il punto di incontro tra due culture diversissime,due modi diversi di intendere la vita.Da una parte la mondanità della capitale francese,dall'altra l'austerità di un minuscolo borghetto danese.Il cibo riunisce queste due diverse filosofie,l'edonismo cerca di entrare nella religione(protestante) dalla porta principale.Questo film con i suoi silenzi,con i suoi ambienti severi,con la sua gentilezza entra progressivamente sottopelle e quello che all'inizio sembrava un pranzo come un altro diventa una esperienza trascendente.O almeno così appare in questo bellissimo film di Gabriel Axel vincitore giustamente dell'Oscar per il miglior film straniero nel 1987.Il merito è tutto di una regia calibratissima e di un cast assolutamente straordinario,Stephane Audran in testa....
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