Regia di Roger Corman vedi scheda film
Ecco una "morte letteraria" (quella del racconto di Edgard Allan Poe) magnificamente trasfigurata in immagini dall'adattamento personale e terribilmente kitch di un regista geniale come Roger Corman.
La paura che si trasforma in terrore vero e proprio accompangnata da una crescente suspence, è l'elemento primario della storia che Corman però con la determinante collaborazione di Vincent Price interprete ideale del ruolo principale, coniuga con competente efficacia con fortisse dosi di 'irriverenza e sopratutto di ironia.
Senza perdere nulla della sua "tragicità" di fondo, infatti alla luce di una visione più attuale il film sembra raggiungere in certi momenti i livelli un pò stralunitati di una comicità quasi surreale che nulla però toglie allo spaventoso procedere degli eventi derivante dagli effetti più tenebrosamente sadici.
L'intreccio pseudo-poliziesco, gli svenimenti di Price quando gli appare la moglie morta (Barbara Steel) e l'affilato pendolo a mezzaluna che nel finale cala lentamente sul corpo di una vittima presdestinata, ma ovviamente innocente, sono i punti di forza della pellicola che pur non potento contare su un budget molto elevato, ha eccellenti effetti speciali fra i migliorid ell'epoca..
Corman è straordinario come al solito duqnue, ma è soprattuto al sadico Price, e alla sua istrionica performace piena di inventività creativa, che dobbiamo ascrivere e riconoscere il merito di mantenerla godibile alla visione, un fatto tutt'altro che secondario, una pellicola come questa, particolarmente legata a una modalità di fare cinema molto datata, nonostante il pasare del tempo e il variare dei gusti soprattutto nel genere horror.
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